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Segnali politici misti provenienti dalla Cina (a livello di mercato azionario, valute e riforma finanziaria) hanno innervosito gli investitori globali e spinto le banche centrali a cambiare le loro strategie. Ecco cinque funzionari che decidono a Pechino.

Il governatore della Banca Popolare Cinese: Zhou Xiaochuan

Attività: tassi di interesse, politica monetaria, sostenitore della riforma finanziaria

Capo della banca centrale in Cina dal 2002, il signor Zhou è il più longevo governatore del mondo di una grande banca centrale. Fluente in inglese e ammiratore della musica classica occidentale, è stato a lungo un volto pubblico della riforma finanziaria cinese rispetto al mondo esterno; questo status lo ha aiutato a rimanere in carica pur avendo superato l'età di pensionamento per i funzionari, che è di 65 anni (attualmente ha 67 anni).

Come principino, o figlio di un anziano rappresentante del Partito Comunista, la sua voce ha un certo peso all'interno della Cina. Zhou è stato impegnato a spingere per un renminbi commercializzato più liberamente, che, in caso di successo, avrebbe enormi implicazioni per la Cina e i suoi principali partner commerciali, compresi gli Stati Uniti.

Il presidente della China Securities Regulatory Commission: Xiao Gang

Attività: regolamentazione ed esecuzione dei valori mobiliari, riforma del mercato e salvataggio del mercato azionario

Ex capo di una banca, il signor Xiao è un aperto critico della finanza non tradizionale. Una volta ha notoriamente descritto la rapida crescita del settore finanziario collaterale della Cina, vagamente regolamentato, come "fondamentalmente uno schema di Ponzi". Alla banca centrale, il signor Xiao e il signor Zhou hanno entrambi prestato il loro servizio quando era in carica Zhu Rongji, il primo ministro alla fine degli anni '90 e primi anni 2000, che ha condotto revisioni radicali nel settore bancario e nelle aziende di proprietà statale del paese.

Il signor Xiao, che ha assunto l'agenzia di titoli nel 2013, è stato criticato in Cina per non aver agito abbastanza velocemente per contenere gli eccessi speculativi che hanno contribuito a guidare la corsa dei prezzi delle azioni. La sua agenzia, da allora, ha risposto con un giro di vite aggressivo nei confronti dei venditori allo scoperto. Allo stesso tempo, l'agenzia anti-corruzione cinese ha anche preso di mira i funzionari di titoli.

Il ministro delle finanze: Lou Jiwei

Attività: stimolo economico, riforme sulla tassazione e altre politiche fiscali

Un altro pupillo dell'ex primo ministro, il signor Lou nel 2007 è diventato il primo presidente della China Investment Corporation appena fondata, primo fondo sovrano del paese. Con il signor Lou al timone, il fondo ha acquistato partecipazioni in società finanziarie americane come Morgan Stanley e Blackstone. Gli acquisti sono stati duramente criticati dalla stampa cinese, quando il loro valore è sceso a causa della crisi finanziaria.

Dopo essere diventato capo del ministero delle finanze nel 2013, si è concentrato su riforme fiscali tecniche e sugli alti livelli del debito delle amministrazioni locali. All'inizio di quest'anno, ha avvertito che la Cina aveva una probabilità del 50 per cento di cadere nella trappola del reddito medio - dove ristagnano crescita e redditi - a meno che il paese non prosegua ulteriormente con la riforma finanziaria.

Il primo ministro: Li Keqiang

Il primo ministro della Cina, anche conosciuto come il premier, tradizionalmente è stata la persona di riferimento per la politica economica. Come capo del Consiglio di Stato, il signor Li supervisiona il lavoro della banca centrale, la regolamentazione dei valori mobiliari, il ministero delle finanze, così come decine di altre agenzie governative.

Egli è anche il numero 2 nel Comitato Permanente del Politburo costituito da sette membri, il più potente organo decisionale del Partito Comunista. Fin dal suo arrivo al potere nel 2002, il signor Li si è concentrato sulla riduzione della burocrazia amministrativa, la promozione della tecnologia e dell'innovazione, oltre ad aumentare investimenti statali nelle infrastrutture.

Il presidente: Xi Jinping

Da quando è salito al potere tre anni fa, Xi Jinping, un uomo che è stato in politica per tutta la vita e con una formazione da ingegnere chimico, è emerso come uno dei leader più influenti della Cina. Si è affermato come il decisore primo in materia di politica economica, in parte facendo passare in secondo piano il ruolo tipico del premier.

Oltre ad aver introdotto riforme finanziarie radicali verso la fine del 2013, il signor Xi ha creato un nuovo "gruppo dirigente centrale per approfondire la riforma complessiva." Egli ha respinto le recenti critiche secondo cui il paese avrebbe innestato la marcia indietro nei suoi sforzi, dicendo in un discorso a settembre che "la chiave per lo sviluppo della Cina sta nelle riforme".

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