Una startup maltese lancia la prima ICCO di sempre

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Palladium, startup blockchain con sede a Malta, in collaborazione con l’exchange di criptovalute Bittrex e la piattaforma Unikrn, ha lanciato un’offerta iniziale di moneta convertibile (initial convertible coin offering o ICCO). La società intende costruire un exchange e “acquisire una una quota di maggioranza di una banca europea”.

L’obiettivo della ICCO è quello di vendere “certificati convertibili tokenizzati” che consentiranno ai partecipanti di convertire i loro token in azioni della società tre anni dopo la vendita; questa è la principale differenza rispetto al modello della ICO tradizionale.

La fase di vendita riservata dei token è già iniziata, ma il grosso della campagna si svolgerà tra il 25 luglio e il 30 settembre. Palladium punta a raccogliere finanziamenti per 150 milioni di euro.

La Financial Industry Regulatory Authority (FINRA), una organizzazione privata senza scopo di lucro autorizzata dal Congresso degli Stati Uniti a regolamentare il settore degli istituti di intermediazione, ha dichiarato che tutte le imprese coinvolte nella negoziazione di titoli finanziari devono rivelare qualsiasi attività “relativa ad asset digitali, come le criptovalute e altre monete e token virtuali". La comunicazione non precisa tuttavia in che modo tali informazioni aiuterebbero la FINRA a tutelare gli investitori.

Forbes riferisce che il produttore di wallet hardware Ledger ha venduto più di un milione di wallet per criptovalute nel 2017, realizzando profitti per 29 milioni di dollari. La startup, che ha raccolto 75 milioni di dollari questo gennaio in un ciclo di finanziamenti di serie B guidato dalla società europea di VC Draper Esprit, sta progettando di raccogliere ulteriori fondi quest’anno. Ledger sostiene inoltre di aver già attirato l’interesse di colossi come Samsung, Google e Siemens. In caso di successo, il prossimo round potrebbe far salire la valutazione di Ledger a ben 1 miliardo di dollari.

Jean-Pierre Landau, ex direttore esecutivo per la Francia presso il Fondo monetario internazionale ed ex vice governatore della Banca centrale del paese, ha presentato all’ufficio del ministro delle Finanze una relazione in cui afferma che l’evoluzione delle criptovalute potrà avvenire secondo pochi scenari possibili. Secondo Landau il più probabile è “una selezione naturale darwiniana" che vedrebbe emergere una o due valute dominanti, portando tutte le altre a un collasso totale e all’estinzione. Landau quindi suggerisce ai governi di “non regolamentare direttamente le criptovalute”, ma solo di circoscrivere attentamente i rischi.

HBUS, marketplace di valute virtuali con sede a San Francisco e socio dell’exchange cinese Huobi, è ora online. Secondo un comunicato stampa, che sottolinea che HBUS “è un'entità giuridica separata dal Gruppo Huobi, con proprietà e leadership uniche”, la piattaforma supporta attualmente 22 criptovalute, tra cui Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH), Litecoin (LTC), Ethereum Classic (ETC), Bitcoin Cash (BCH) e Tether (USDT).

Parlando ad una riunione interna, Pan Gongsheng, vice governatore della People’s Bank of China (PBOC), ha detto che ci sono ancora “molti progetti” che si sono trasferiti all’estero per rendersi disponibili agli investitori cinesi, anche se le ICO e il trading di criptovalute in generale siano ancora illegali nel paese. “Li schiaccheremo non appena oseranno emergere”, ha aggiunto il funzionario.

Migliore performance nella top 100: Power Ledger (+13,69%)

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A cura di Corrado Nizza