La banca centrale olandese boccia la blockchain, per ora

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La De Nederlandsche Bank (DNB) sostiene che al momento la tecnologia blockchain non è in grado di soddisfare le esigenze delle infrastrutture del mercato finanziario. La DNB ha condotto degli esperimenti sulla tecnologia del registro distribuito per un periodo di tre anni ed è arrivata alla conclusione che l’adozione della blockchain presenta attualmente dei forti limiti, a causa del trattamento inadeguato di grandi volumi di transazioni e della scarsa scalabilità.

Ma allo stesso tempo la banca centrale olandese ha detto di considerare la blockchain una tecnologia “interessante e promettente”, aggiungendo che “i futuri algoritmi potrebbero offrire una maggiore conformità ai requisiti dei mercati finanziari internazionali”. Per questo motivo la DNB sottolinea che continuerà a investire nello sviluppo delle applicazioni e nella sperimentazione della blockchain.

Alla domanda sulla possibilità che in Russia venga sviluppata una criptovaluta sostenuta dal nuovo governo, Vladimir Putin ha risposto che “la Russia non potrebbe avere per definizione una propria criptovaluta, analogamente a quanto avviene in qualsiasi altro paese. Perché significherebbe andare oltre i confini nazionali”. Putin ritiene inoltre che sia quasi impossibile regolamentare il mining, sia per la Russia che per il resto del mondo.

Secondo Bloomberg, il colosso cinese del mining sta valutando la possibilità di quotarsi in borsa in quella che potrebbe essere una Ipo da record per il settore. L’azienda, che controlla fino all’80% del mercato dei dispositivi ASIC per il mining, ha totalizzato ricavi per 2,5 miliardi di dollari lo scorso anno.

Il gruppo assicurativo tedesco Allianz e Deutsche Bank hanno collaborato con la società berlinese Auto1 per lanciare una piattaforma blockchain per finanziare l’acquisto di auto usate. I tre partner hanno creato una nuova società denominata Auto1 Fintech, piattaforma online di auto usate, che acquista i veicoli da privati e poi li vende ai concessionari.

Coinbase, il principale exchange statunitense di criptovalute, si appresta a diventare un vero e proprio broker di titoli basati su blockchain secondo gli standard della Sec. La società si sta preparando ad ampliare la gamma delle attività negoziabili e, a lungo termine, ad iniziare a lavorare con gli strumenti finanziari tradizionali. Coinbase sta cercando di “lavorare con il regolatore per tokenizzare i tipi esistenti di titoli” e “democratizzare l’accesso ai mercati dei capitali sia per le aziende che per gli investitori”.

In un discorso tenuto in occasione di un vertice finanziario a Singapore, il governatore della Bank of Thailand (BoT), Veerathai Santiprabhob, ha confermato l’esistenza di ricerche su una serie di applicazioni blockchain nel settore bancario, tra cui l'emissione di una moneta digitale della banca centrale da utilizzare per le operazioni interbancarie. “Come altre banche centrali, il nostro obiettivo non è quello di mettere lanciare immediatamente delle criptovalute, ma piuttosto quello di esplorarne il potenziale e le implicazioni per le operazioni di back office”, ha aggiunto.

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A cura di Corrado Nizza