UBS chiude la porta alle criptovalute

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Il presidente di UBS, Axel Weber, ha dichiarato che la banca svizzera non è pronta a offrire ai suoi clienti la possibilità di fare trading con il bitcoin o altre criptovalute. Weber ha inoltre detto che c’è bisogno di controlli più stretti sugli asset digitali, aggiungendo che, nella migliore delle ipotesi, le criptovalute sono dei “veicoli di investimento altamente speculativi” e, nella peggiore, di facilitano “il finanziamento del terrorismo, del riciclaggio di denaro e di altre attività criminali”.

Il presidente di Berkshire Hathaway è tornato a parlare (negativamente) di criptovalute durante la riunione annuale della sua compagnia sabato 5 maggio. Nel rispondere a una domanda, Buffet ha detto che sconsiglia di investire nei bitcoin, che secondo lui è “veleno per topi” e che le criptovalute offrono un terreno fertile per i “ciarlatani”.

La capitalizzazione di mercato complessiva delle criptovalute si trova questa mattina sotto i 435 miliardi, dopo aver superato i 470 miliardi di dollari nella giornata di ieri. Tra le dieci coin più capitalizzate, solo EOS ha registrato una variazione di prezzo positiva nelle ultime 24 ore, pari al +4,56%. Bitcoin viene scambiato sotto i 9400 $.

Sabato si è venuto a sapere l’investitore Ryan Coffey ha citato in giudizio Ripple Labs, accusandola di aver organizzato una “ICO infinita” e di aver emesso token “dal nulla”, oltre a violare la legge sulle securities. Dopo che la notizia si è diffusa, il prezzo dell’XRP (BITFINEX: XRP/USD), che si era avvicinato a quota 1 $ la scorsa settimana, ha cominciato a scendere e al momento della stesura si attesta a 0,82 $.

L’Agenzia per i Servizi Finanziari del Giappone sta studiando nuovi standard per gli exchange di criptovalute, in modo da prevenire un altro caso Coincheck. A quanto riporta Nikkei Asian Review, le nuove norme dovrebbero entrare questa estate e alle società che non le rispetteranno sarà tolta la licenza operativa.

Il banditore d’aste d’arte online Paddle8 e The Native, una società tech svizzera, hanno annunciato il lancio di un servizio di autenticazione di opere d’arte basato su blockchain. Paddle8 offrirà un certificato digitale, chiamate P8Pass, per ciascuna delle migliaia di opere d’arte vendute tramite la sua piattaforma e registrerà queste informazioni sulla blockchain di Bitcoin.

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A cura di Corrado Nizza