Rumors: la più grande società finanziaria del Brasile lancerà un exchange di bitcoin

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XP Investimentos, la più grande società di servizi finanziari del Brasile, sarebbe in procinto di lanciare un exchange over-the-counter (OTC) di bitcoin (Bitcoin), come riportato dal sito Portal do Bitcoin, che ha citato fonti anonime. XP Investimentos conta più di 500 mila clienti attivi e gestisce oltre 120 miliardi di real brasiliani.

Rémi Quirion, scienziato capo del governo del Quebec, ha scoperto che non vi è alcuna relazione significativa tra il bitcoin e le attività criminali, soprattutto per il fatto che le transazioni di Bitcoin non sono anonime e che spesso possono essere facilmente rintracciate dalle forze dell’ordine. “Il bitcoin non è al di sopra della legge e non è nemmeno una calamita per le transazioni illecite; costituisce soltanto una minima parte del denaro sporco che circola nel mondo”, ha affermato Quirion in un articolo pubblicato di recente.

La startup americana dietro alla criptovaluta Basis (precedentemente nota come Basecoin), che punta a fornire un token non volatile, ha annunciato di aver raccolto 133 milioni di dollari in collocamento privato da grandi società di capitale di rischio, tra cui Bain Capital Ventures e Andreessen Horowitz.

Secondo un notiziario locale, la polizia di Xi’an avrebbe arrestato il principale indiziato, e i suoi tre complici, per un presunto “schema piramidale” basato su criptovalute che avrebbe truffato oltre 13.000 investitori per 86 milioni di yen (13 milioni di dollari). Ai membri veniva inizialmente richiesto di investire 3 milioni di yuan (0,4 milioni di dollari) per ricevere 80.000 yuan ogni giorno (12.732 dollari) e più di 2 milioni di yuan (0,3 milioni di dollari) al mese.

Il Dow Jones Media Group si è associato con il browser web sulla privacy Brave per testare la distribuzione di contenuti utilizzando la piattaforma basata sulla blockchain dello stesso Brave per la pubblicità digitale, come annunciato dalle società in un comunicato stampa. “Il nostro nuovo modello ricollega utenti ed editori senza compromettere la privacy”, ha dichiarato l’AD di Brave Brendan Eich nel comunicato.

Secondo un comunicato rilasciato dal Korean Customs Service nella giornata di mercoledì, l’agenzia governativa avrebbe aggiunto i chip per il mining di criptovalute alla lista di oggetti che devono soddisfare determinati requisiti stabiliti per i beni importati, come la sicurezza e le certificazioni sanitarie.

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A cura di Corrado Nizza