Bitcoin spicca il volo sopra quota 8.000 $

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Dopo aver superato i 7.500 dollari nella giornata di ieri il bitcoin arriva a essere scambiato sopra i 8.000 dollari questa mattina, il livello più alto dalla fine di marzo. Il rally della principale criptovaluta viene accompagnato da una performance positiva da parte delle principali altcoin. Tra gli aumenti più significativi spicca IOTA, che è arrivata a mettere a segno un rialzo di oltre il 32%.

La dichiarazione, rilasciata da Cory Johnson, chief market strategist di Ripple, sorge nel mezzo del dibattito in merito all’applicazione delle normative sulle security americane alle criptovalute. “Nei nostri dibattiti in merito alla quotazione dell’XRP, Coinbase non si è mai posta il problema se l’XRP fosse o meno una security. Non soddisfiamo i requisiti riguardanti ciò che è una security in base alla storia della legislatura”, ha dichiarato Johnson in un’intervista.

Bank of America, che di recente aveva definito il bitcoin “la più grande bolla della storia”, potrebbe stare considerando di sostituire alcuni dei suoi sistemi di trattamento dei dati con una blockchain, secondo una richiesta di brevetto pubblicata nella giornata di giovedì. Il documento, presentato originariamente nell’ottobre 2016, descrive un sistema di autenticazione dei dati basato sulla blockchain che salvaguarderebbe le informazioni personali e commerciali dagli accessi non autorizzati combinando piattaforme di archiviazione dei dati in una sola rete sicura.

Secondo un comunicato pubblicato nella giornata di giovedì, il colosso spagnolo Banco Santander avrebbe annunciato il lancio di One Pay FX, un’app di pagamenti internazionali per clienti al dettaglio in quattro paesi. La soluzione è basata su xCurrent, una tecnologia della blockchain di Ripple per le imprese.

Lo sceicco Mohammed bin Rashid, vice presidente e primo ministro degli Emirati arabi uniti, ha lanciato la cosiddetta “Blockchain Strategy per il 2021”, con l’obiettivo di rendere il paese un leader mondiale nell’adozione della tecnologia, come riportato l’11 aprile dal Dubai Media Office. “Il 50% delle operazioni delle amministrazioni pubbliche a livello federale verranno eseguite utilizzando la tecnologia della Blockchain entro il 2021”, ha affermato lo sceicco.

Il mufti Muhammad Abu Bakar, consulente per la Sharia presso Blossom Finance a Giacarta, ha pubblicato uno studio che sostanzialmente consente ai musulmani di utilizzare il bitcoin, aprendo così il mercato a nuovi investitori. “In paesi come gli Usa il bitcoin non dispone di uno status monetario ufficiale dal punto di vista giuridico, ma viene accettato come forma di pagamento da diversi rivenditori e di conseguenza si qualifica come denaro islamico abituale”, recita il documento.

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A cura di Corrado Nizza