Ethereum va ai minimi da novembre

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Vitalik Buterin ha proposto di far pagare la permanenza all’interno della blockchain di Ethereum alle Ico o alle app come CryptoKitties. Il creatore di Ethereum suggerisce di introdurre una tassa da 500.000 ETH per un deposito di un anno di 500 GB: in questo modo 1 byte avrà un costo di 0,000001 ETH.

Imponendo questa sorta di “affitto”, sostiene Buterin, la rete di Ethereum potrà sostenere il numero crescente di utenti della piattaforma e il relativo consumo di dati.

La diffusione della notizia ha avuto un impatto negativo sul prezzo dell’ether, che al momento della stesura segna su Coinmarketcap un calo dell’11% a 408 dollari, livello che non toccava dal 24 novembre.

Tutte le principali criptovalute sono in declino dopo un giro di vite normativo in Giappone e nuovi ban relativi alle inserzioni pubblicitarie sul settore. Su Coinmarketcap il prezzo del bitcoin è sceso sotto la soglia dei 7.600 dollari per la prima volta dal 19 marzo, mentre la capitalizzazione di mercato totale tocca i 278 miliardi di dollari.

Secondo un rapporto pubblicato mercoledì da Indeed.com, motore di ricerca per trovare lavoro, l’interesse pubblico per posti di lavori nell’industria della blockchain è calato in parallelo con i prezzi delle criptovalute. Da dicembre le ricerche relative sul sito per il termine “bitcoin” sono diminuite del 76% e del 41% per il termine “criptovalute”.

A quanto riporta Nikkei, l’Agenzia giapponese per i servizi finanziari (Fsa) ha ordinato a due cambiavalute criptate, Mr. Exchange e Tokyo GateWay, di sospendere le operazioni per un mese. I controlli da parte delle autorità di regolamentazione sono aumentati dopo il furto di 534 milioni di dollari in criptovalute subito da Coincheck in febbraio.

La Banca d'Inghilterra lancerà una piattaforma di proof-of-concept per capire come il suo rinnovato servizio di regolamento interagirà con la tecnologia Blockchain, secondo una dichiarazione rilasciata il 27 marzo.

Il quotidiano online Axios ha rivelato che il presidente americano vuole cambiare in senso più restrittivo il trattamento fiscale riservato all’azienda di Jeff Bezos. Le indiscrezioni hanno prodotto una forte flessione del titolo di Amazon in borsa, che in mattinata è arrivato così a perdere in mattinata il 5,4% e circa 40 miliardi di dollari di capitalizzazione.

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A cura di Corrado Nizza