Mercato delle criptovalute: le top news del 21/3/2018

Un riepilogo delle principali notizie della giornata su criptovalute e dintorni.

Jack Dorsey (Twitter): “Il bitcoin diventerà la moneta unica di internet”. Jack Dorsey ha fiducia nel bitcoin (BITCOIN: Bitcoin). Il ceo di Twitter (NYSE: TWTR.NYSE) e Square pensa che la prima criptovaluta supererà il dollaro in popolarità e diventerà la “moneta unica” del web.

“Il mondo avrà una singola valuta, Internet avrà una singola valuta. E personalmente ritengo che sarà il bitcoin. Potrebbe accadere in dieci anni, ma anche più velocemente”, ha Dorsey in un’intervista al The Times of London.

Il co-fondatore di Twitter riconosce che ad oggi il bitcoin “non può diventare una valuta efficace a causa delle transazioni lente e costose”. Tuttavia, secondo lui, ci sono tecnologie che aiutano a risolvere questi problemi. E uno di questi è il Lightning Network (recentemente Dorsey ha investito 2,5 milioni di dollari nella start-up Lightning Labs, che ha messo online la versione beta di un software che fa uso di questo protocollo per transazioni off-chain).

Nel frattempo i media hanno riferito negli scorsi giorni che Twitter presto vieterà la pubblicità di progetti legati alle criptovalute, dopo aver cominciato a sospendere gli account di utenti che promuovono Ico o la compravendita di token.

Snapchat vieta la pubblicità delle Ico. Snap Inc. ha vietato alle Ico di fare pubblicità sulla propria applicazione di messaggistica Snapchat, come riportato dal portale Cheddar che riferisce una dichiarazione di un rappresentante dell’azienda. Questo nuovo regolamento è entrato in vigore all’inizio di febbraio.

Non sono vietate altre forme di pubblicità associate alle criptovalute (ad esempio annunci di informazione e di formazione). Il rappresentante di Snap si è rifiutato di rivelare se l’azienda stia considerando di estendere il divieto a tutti gli annunci relativi alle criptovalute, come già fatto da Facebook e Google.

Time: “La Russia ha aiutato il Venezuela a lanciare il petro”. Funzionari e uomini d’affari russi hanno aiutato il Venezuela a lanciare la sua criptovaluta di Stato agganciata ai barili di petrolio, secondo delle fonti consultate dal Time. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro sarebbe stato consigliato da miliardari russi collegati direttamente al Cremlino.

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A cura di Corrado Nizza