Anche Iran e Turchia vogliono la loro criptovaluta
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23 febbraio 2018

Le notizie più importanti del giorno

L’Iran pensa a una criptovaluta di Stato

Dopo una riunione con i membri del board della banca centrale iraniana, il ministro delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni MJ Azari Jahromi ha annunciato la decisione di “implementare la prima valuta digitale del paese basata sul cloud”. Teheran mostra così di voler seguire l’esempio di Caracas, che ha adottato il petro per aggirare le sanzioni economiche statunitensi.

Un deputato turco propone una criptovaluta di Stato

L’agenzia Al-Monitor riferisce che Ahmet Kenan Tanrikulu, vice presidente del Partito del movimento nazionalista turco ed ex ministro dell’Industria, ha redatto un rapporto per proporre una criptovaluta denominata “Turkcoin”. Non sono stati forniti dettagli dal punto di visto tecnico, ma gli asset dietro al token includerebbero grandi società a controllo statale come Turkish Airlines, la Borsa di Istanbul e Turk Telekom.

Maduro: “Il Venezuela accetterà pagamenti in criptovalute”

Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha ordinato ai servizi consolari del paese e distributori di benzina di accettare qualsiasi criptovaluta, compreso il petro venezuelano, come forma di pagamento. Di recente Maduro ha annunciato il lancio di un’altra moneta di stato virtuale, questa volta sostenuta dall’oro.

Giappone: gli exchange riportano 669 casi di possibile riciclaggio di denaro

Tra aprile e dicembre 2017 le autorità nipponiche hanno ricevuto 669 denunce dagli exchange locali riguardanti possibili casi di riciclaggio di denaro. Lo scorso anno il Giappone ha legalizzato il bitcoin come strumento di pagamento e regolamentato le piattaforme di scambio di criptovalute, che necessitano una licenza per operare.

La Francia blocca la pubblicità di derivati basati sulle criptovalute

L’authority francese dei mercati finanziari (Amf) ha detto che i prodotti finanziari basati sul bitcoin e altre criptovalute quali futures, opzioni binarie e cfd, dovrebbero rientrare nel regolamento MIFID 2 dell’Unione europea sui derivati. “L’Amf è giunta alla conclusione che le piattaforme che offrono questi prodotti devono rispettare le norme di autorizzazione e di condotta commerciale e che tali prodotti non devono essere pubblicizzati per via elettronica” si legge una nota.

Trump prepara nuove sanzioni contro la Corea del Nord

A quanto riporta Reuters gli Stati Uniti annunceranno un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Corea del Nord, allo scopo di mettere pressione sul regime di Kim Jong-un e farlo desistere dal suo programma nucleare. Secondo le fonti di di questa notizia di si tratta del più grande pacchetto di penalità mai varato contro Pyongyang.

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A cura di Corrado Nizza

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