Un account cloud di Tesla è stato hackerato per minare criptovalute

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Degli hacker non identificati hanno preso il controllo di un account di Tesla (NASDAQ: TSLA) nel cloud e lo hanno usato per effettuare mining di criptovalute. Questo è l’ultimo episodio di una serie di attacchi noti come cryptojacking, che implicano l’uso di computer esterni per l’estrazione di criptovalute. L’attacco informatico è stato rilevato il mese scorso e immediatamente risolto da Tesla.

Choe Heung-sik, capo del Servizio di supervisione finanziaria (SSS) della Corea del Sud, ha dichiarato che Seul intende sostenere lo sviluppo dell’industria nata intorno al fenomeno delle criptovalute e verranno incoraggiate le transazioni tra banche ed exchange autorizzati.

“Il mondo intero sta riconsiderando la possibilità di trovare un quadro normativo per la moneta virtuale e di trasformarla in un’operazione normale invece di rafforzare le regolamentazioni”, sostiene Choe.

Il presidente Nicolas Maduro non ha fornito dettagli o prove a sostegno del suo annuncio, che ha fatto seguito al primo giorno di vendita riservata della criptovaluta. Caracas spera che il petro possa aiutare a tirare la nazione sudamericana fuori dalla morsa dell’iperinflazione e delle sanzioni statunitensi.

Martedì ING ha confermato che l’exchange di Hong Kong Bitfinex ha un conto con la banca olandese. È la prima grande società finanziaria ad ammettere l’esistenza di una partnership con Bitfinex da quando Wells Fargo ha sospeso le transazioni all’inizio dello scorso anno.

Nonostante le critiche dei gruppi per i diritti umani, il presidente francese spingerà per la riduzione dei termini di presentazione delle domande di asilo e per raddoppiare i tempi di detenzione degli immigrati clandestini a 90 giorni. L’attraversamento illegale delle frontiere così diventerebbe un reato punibile fino a un anno di carcere.

Si prevedono guadagni record per la più grande società mondiale di scambio di materie prime. Particolare attenzione sarà data all’impatto che potrebbero avere le norme sul settore minerario proposte nella Repubblica Democratica del Congo.

Il Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership è un accordo di libero scambio che riduce i dazi doganali tra 11 paesi, tra cui Canada, Giappone, Perù, Australia e Messico. La firma è prevista per l’inizio di marzo.

Il titolo in borsa (NYSE: WMT) è crollato di oltre il 10% e la sua capitalizzazione di mercato è diminuita di circa 30 miliardi di dollari, dopo aver registrato un calo dei profitti e della crescita delle vendite online durante l’inverno del 2017. Questa performance scadente è stata l’ultima prova di come anche i colossi del retail sentano la pressione di Amazon.

A cura di Corrado Nizza