Il Venezuela apre la fase di vendita riservata per la sua criptovaluta di Stato

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Il governo del presidente Nicolas Maduro ha dichiarato che lancerà la fase di vendita riservata del “petro”, una moneta digitale agganciata alle scorte petrolifere del paese. Gli Stati Uniti hanno avvertito i potenziali investitori che l’acquisto potrebbe violare le sanzioni.

L’agenzia stampa sudamericana Telesur rivela che inizialmente saranno disponibili 82,4 milioni di token. Maduro ha già detto che saranno emessi 100 milioni di petro, per un controvalore pari a oltre 6 miliardi di dollari secondo le stime del governo.

Wal-Mart (NYSE: WMT.NYSE) e Home Depot riporteranno i guadagni del quarto trimestre, con gli analisti che guardano a queste aziende come indicatori della salute dell’economia statunitense. La lotta di Walmart contro l’inesorabile diffusione di Amazon sarà un tema centrale del suo report, mentre l’impatto dell’aumento dei tassi di interesse sarà di particolare per gli investitori in Home Depot.

Il partito socialdemocratico di centro-sinistra inizierà un voto tra i membri che durerà fino alla fine della settimana prossima per decidere se unirsi a un’altra “grande coalizione” con il cancelliere Angela Merkel e la sua CDU di centro-destra. In caso di vittoria del “no”, allora potrebbero incombere nuove elezioni, dopo sei mesi di limbo.

Lunedì il governo israeliano ha confermato che le autorità fiscali considereranno le criptovalute alla stregua di una proprietà oggetto di tassazione.

Le criptovalute saranno soggette all’imposta sulle plusvalenze (tra il 20% e il 25%), mentre le persone fisiche che fanno mining o trading in criptovalute in relazione alle imprese dovranno pagare l’imposta sul valore aggiunto del 17% oltre alla tassa sulle plusvalenze.

Il trader anonimo, il cui indirzzo pubblico è 3Cbq7aT1tY8kMxWLbitaG7yT6bPbKChq64, ha acquistato le monete virtuali tra il 9 e il 12 febbraio, portando la quota di bitcoin (Bitcoin:BITCOIN) in suo possesso da 55.000 a 96.000. Questa transazione ha avuto molta risonanza sui social media e nei forum online, dove molti utenti hanno sostenuto che la criptovaluta ha trovato un supporto importante a 6.000 dollari.

Jung Ki-joon, capo dell’Ufficio di coordinamento delle politiche economiche del governo sudcoreano, pare essere morto a causa di un attacco di cuore nella notte di sabato. La notizia è stata riportata dal Wall Street Journal, che cita un portavoce del governo di Seul.

Alla fine del 2017 a Jung era stato assegnato il compito di creare un quadro normativo intorno al fenomeno delle criptovalute. Tra le misure applicate il divieto di trading per non residenti, minori e conti anonimi.

A cura di Corrado Nizza