Nuova flessione per le criptovalute dopo che un exchange giapponese sospende i prelievi

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L’exchange giapponese Coincheck ha sospeso l’esecuzione di tutti i prelievi di valute virtuali e fiat a seguito di alcuni problemi relativi al supporto di NEM, di cui erano stati bloccati i depositi. Poco dopo la chiusura delle operazioni il wallet della piattaforma ha eseguito un pagamento in Ripple per 123 milioni di dollari.

Coincheck, uno dei maggiori exchange nipponici, non è registrato con l’autorità di controllo dei servizi finanziari del Giappone.

Dopo la diffusione della notizia il prezzo di NEM, che è la decima criptovaluta per capitalizzazione, è sceso del 18,91% su Coinmarketcap, mentre il bitcoin e l’XRP di Ripple cedono rispettivamente il 6,73% e l’11,91%. Oggi è anche la data di scadenza dei primi contratti futures sul bitcoin presso la borsa del CME.

Le due società società lavoreranno insieme per offrire ai clienti la possibilità di tradare il bitcoin (Bitcoin: BITCOIN) e il future sul bitcoin a partire dal 1° marzo. Secondo Trading Technologies, questa partnership aumenterà il volume di trading dei futures, che rimane piccolo, e offrirà anche ai partecipanti ai mercati tradizionali la possibilità di effettuare trading spot con la criptovaluta.

Gli economisti prevedono un aumento del prodotto interno lordo del 3% su base annua, dopo una crescita del 3,2% nel trimestre precedente. È inoltre prevista un rapporto sui beni durevoli per dicembre.

La sua joint venture con Rakuten realizzerà ordini di consegna di generi alimentari. L’operazione sostituirà l’attuale servizio di consegna online di Walmart in Giappone e permetterà a Kobo, controllata di Rakuten, di vendere e-book, audiolibri e lettori elettronici attraverso i negozi statunitensi di Walmart.

L’azienda sta rivedendo le sue opzioni strategiche, incluso il ritorno a Wall Street. Potrebbe anche concludere un accordo con VMware, una società di infrastrutture cloud quotata in borsa in cui detiene una partecipazione di maggioranza. Dell ha guadagnato quella partecipazione quando ha comprato le azioni del colosso tech EMC per 67 miliardi di dollari nel 2016.

La banca centrale della Cina sta prendendo in considerazione la creazione di una propria moneta digitale, ma senza l’apporto della tecnologia blockchain. In un articolo pubblicato dall’agenzia di stampa Yicai, Fan Yifei, vice governatore della People's Bank of China (Pboc), ha parlato delle potenzialità di una eventuale criptovaluta centralizzata, emessa e gestita dall’istituto.

A cura di Corrado Nizza