I futures sul bitcoin verranno lanciati anche in Giappone

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Tokyo Financial Exchange ha annunciato i piani relativi al lancio dei futures sul bitcoin (Bitcoin: BITCOIN) entro la fine del mese. La società nipponica seguirà l’esempio delle americane Cboe e CME Group, secondo l’amministratore delegato Shozo Ohta. L’ammissione in listino di questi contratti derivati sarà possibile solo dopo una modifica delle norme attuali sui prodotti finanziari.

“Non appena le criptovalute verranno considerate prodotti finanziari ai sensi del Financial Instruments and Exchange Act, lanceremo i futures sul bitcoin. A tal fine, istituiremo un gruppo di lavoro per studiare vari aspetti, tra cui lo stato attuale del bitcoin, le sue prospettive e il modo in cui sarà adottato dalla società giapponese”, ha dichiarato Ohta ai giornalisti.

In Giappone l’avvio di un gruppo di lavoro è in genere il primo passo verso l’elaborazione di un disegno di legge.

Jeffrey Feltman, capo degli affari politici delle Nazioni Unite, incontrerà i funzionari nordcoreani a Pyongyang, tra cui il ministro degli Esteri Ri Yong-ho, in occasione di un viaggio di quattro giorni. È il primo alto ufficiale dell’Onu a visitare il Paese dal 2011.

La Corte suprema ha stabilito che la terza versione del bando di Trump contro gli ingressi da parte di persone provenienti otto Paesi, sei dei quali a maggioranza musulmana, può proseguire. I cittadini di Iran, Libia, Siria, Yemen, Somalia, Ciad, Corea del Nord e alcuni gruppi di persone dal Venezuela non potranno entrare negli Stati Uniti.

Apple (NASDAQ: AAPL.NASDAQ) ha raggiunto un accordo con l’Unione europea per iniziare a pagare su un conto di garanzia 13 miliardi di euro al governo irlandese per le imposte non versate. Questa cifra equivale a quasi il 6% del contante posseduto dalla Mela.

Ad agosto Sony aveva annunciato di star lavorando con IBM alla creazione di una piattaforma di servizi educativi basata sulla tecnologia blockchain, pensata per la condivisione e l’archiviazione di dati. L’applicazione di Sony è stata depositata la scorsa settimana all’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti.

La polizia nazionale, comprese le unità addestrate dagli Usa, ha detto che gli agenti non imporranno il coprifuoco voluto dal presidente in carica Juan Orlando Hernandez dopo le elezioni dello scorso fine settimana. Hernandez è stato dichiarato vincitore con un margine stretto, ma l’opposizione sta chiedendo il riconteggio dei voti.

A cura di Corrado Nizza