Il Nasdaq lancerà i futures sul bitcoin nel 2018

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Entro la prima metà del 2018 sul secondo maggiore mercato borsistico del mondo sarà possibile scommettere sulla criptovaluta, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, che cita alcune fonti a conoscenza dei piani del listino hi-tech per i prossimi mesi.

Il prossimo anno i derivati sul bitcoin saranno disponibili anche sulla banca di investimento Cantor Ftizgerald. La società di servizi finanziari intende lanciare uno swap sul bitcoin, attraverso il quale i suoi clienti potranno scommettere sul prezzo del bitcoin all’interno di una finestra di tre mesi. I trader potranno contare su alcune protezioni se la criptovaluta oscillerà sopra i 15.000 dollari o sotto i 5.000.

Questa settimana il prezzo del bitcoin (Bitcoin: BITCOIN) ha superato prima i 10.000 dollari e poi gli 11.000. Tuttavia, nella notte di mercoledì, il valore della criptovaluta è calato bruscamente, scendendo fino a 9.295 dollari, per poi tornare in rialzo. La flessione è stata accompagnata dal malfunzionamento di diversi exchange.

Il Dipartimento del Commercio ha rivisto al rialzo la prima stima del Pil da +3,0% a +3,3%, battendo anche le previsioni degli analisti. Il Pil americano è cresciuto del 3,1% nel secondo trimestre e dell’1,4% nel primo.

La banca centrale sudcoreana ha deciso di aumentare i tassi di interesse per la prima volta in sei anni, a segnalare l’aumento di fiducia nell’economia e soprattutto nel settore export. L’incremento è stato di 25 punti base all’1,50%.

L’edizione statunitense di BuzzFeed prevede di ridurre la sua forza lavoro di circa il 6% dopo il mancato raggiungimento degli obiettivi di fatturato del 2017. Il Ceo John Peretti ha detto che l’azienda intende diversificare i propri flussi di entrate oltre a semplificare l’organico, dato Facebook e Google attirano la maggior parte degli inserzionisti.

A un giorno dall’ultimo test missilistico del paese, Trump ha minacciato ulteriori sanzioni contro la Corea del Nord e chiamato Kim Jong-un “un cagnolino malato”. L’ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite Nikki Haley ha affermato che la Cina dovrebbe tagliare tutte le forniture di petrolio al regime nordcoreano.

I Paesi membri del cartello e un gruppo di nazioni non-Opec, Russia in particolare, decideranno se estendere i limiti alla produzione di petrolio. Ma non è ancora chiaro come risponderanno i produttori statunitensi di greggio da scisto, tenuto conto che le trivellazioni si sono stabilizzate a luglio e che molte società hanno tagliato le stime di crescita.

A cura di Corrado Nizza