Ue: “Amazon dovrà pagare 250 milioni di euro al Lussemburgo”

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Secondo il Financial Times, la Commissione europea oggi presenterà l’esito di un’indagine avviata tre anni fa. La società (NASDAQ: AMZN) di Jeff Bezos avrebbe beneficiato per 10 anni di un accordo fiscale con il Lussemburgo che le avrebbe garantito “vantaggi fiscali non dovuti per 250 milioni di euro”.

Tre quarti dei profitti di Amazon “non sono stati tassati”, ha dichiarato Margrethe Vestager, la commissaria per la Concorrenza della Commissione Europea.

Il nuovo dispositivo sarà annunciato in due versioni (standard e XL) insieme a nuovi smart speaker, un nuovo laptop, un headset per la realtà virtuale e altri gadget.

L’evento di presentazione inizierà intorno alle 18.00 ora italiana e sarà visibile in streaming su YouTube.

Una coalizione di 40 istituzioni cattoliche ha annunciato la decisione di ritirare ogni investimento dai combustibili fossili. Fanno parte di questo gruppo anche la Banca per la Chiesa e la Caritas della Germania (che conta un bilancio di 4,5 miliardi di euro), la Conferenza episcopale del Belgio, l’arcidiocesi cattolica di Città del Capo, la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e altri enti provenienti da Regno Unito, Usa e Australia.

Il colosso dell’agrochimica (NYSE: MON.NYSE) rilascia i risultati per del suo quarto trimestre fiscale e nel frattempo attende il completamento dell’acquisizione della tedesca Bayer (XETRA: BAYN), ancora sotto scrutinio da parte dell’antitrust Ue. L’accordo non arriverà a compimento prima dell’inizio del 2018.

A due giorni dal referendum in Catalogna per la secessione dalla Spagna, Re Felipe VI ha dichiarato in televisione che le autorità catalane hanno tenuto una “condotta irresponsabile” e “si sono messe al margine del diritto e della democrazia, hanno voluto spezzare l’unità della Spagna”, oltre a mettere in pericolo la stabilità economica e sociale della regione.

Il presidente della Catalogna ha detto che la regione dichiarerà l’indipendenza nei prossimi giorni.

Dopo una riunione del board di Uber, la società ha dato l’ok per un investimento da almeno 1 miliardo di dollari da parte della nipponica SoftBank, che acquisterà (a sconto) azioni per un totale di 9 miliardi.

Uber ha anche deciso di aumentare a 17 il numero di posti nel suo board, che comprenderà 2 rappresentanti di SoftBank. La nuova politica di voto diminuirà il potere del fondatore ed ex amministratore delegato Travis Kalanick.

A cura di Corrado Nizza