L’Italia sale al 43° posto nella graduatoria dei Paesi più competitivi

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Nel Global Economic Competitiveness Report 2017-2018, la classifica annuale preparata dal Forum economico mondiale l’Italia passa dalla 44esima posizione dell’anno precedente alla 43esima. Lo studio ha preso in esame 137 economie.

Secondo il rapporto, l’Italia è salita nel ranking grazie “al miglioramento dell’efficienza del mercato dei beni e dell’istruzione superiore e della formazione”, mentre “nonostante le recenti riforme, il mercato del lavoro e quello finanziario restano dei punti deboli”.

Il documento sostiene che l’Italia può contare su una serie di vantaggi competitivi relativamente stabili come il livello della sanità e dell’istruzione primaria, le dimensioni del mercato, le infrastrutture, le capacità innovative e il carattere sofisticato delle imprese. Invece a pesare sulle aziende sono soprattutto una burocrazia inefficiente e un carico fiscale eccessivo.

La top 10 dei Paesi più competitivi è composta da:

Ieri il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sostenuto l’unità della Spagna in occasione di una conferenza stampa con il Presidente spagnolo, Mariano Rajoy, in visita alla Casa Bianca. “La Spagna è un grande Paese e dovrebbe restare unita” ha dichiarato Trump. “Sto seguendo come si sviluppa la cosa ma in effetti va avanti da secoli e credo che nessuno sappia se ci sarà un voto. Il Presidente direbbe che non ci sarà alcun voto. Ma credo che la gente sia contraria per la maggior parte”.

Il GOP, dopo il fallimento della proposta di abrogazione dell’Obamacare, intende presentare una riforma fiscale per tagliare le tasse a grandi e piccole imprese. “Taglieremo enormemente le tasse per la classe media'”, ha affermato Trump.

La piattaforma (NYSE: TWTR) ha annunciato che espanderà il numero dei caratteri permessi in un tweet da 140 a 280. Per ora questa novità è in fase di test, riguarderà solo un numero limitato di utenti e non coinvolgerà i tweet in cinese, giapponese e coreano.

In udienza generale a piazza San Pietro, il Papa ha lanciato un appello ai rappresentanti della Caritas, ai quali ha ricordato che “Cristo stesso ci chiede di accogliere i nostri fratelli e sorelle migranti e rifugiati con le braccia ben aperte”.

Nel mese di agosto la massa monetaria M3 accelera al 5% dal 4,5% di luglio, secondo quanto comunicato dalla Banca centrale europea. La crescita dei prestiti alle imprese sale di un decimo di punto percentuale al 2,5%, mentre per quanto riguarda i prestiti alle famiglie rimane ferma al 2,7%.

Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che il suo istituto potrebbe aver sbagliato le stime sulla forza del mercato del lavoro e inflazione, maggiore di quanto previsto. “Le pressioni al ribasso sull’inflazione potrebbe rivelarsi persistenti al di là di ogni previsione”, ha sostenuto la Yellen, per la quale una politica monetaria accomodante per un lungo periodo potrebbe avere effetti negativi sulla stabilità finanziaria e sull’occupazione.

A cura di Corrado Nizza