Euro ai massimi da agosto 2016

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Nella sessione di mercoledì la moneta unica (EUR/USD) ha toccato quota 1,1359 $, il livello più alto da agosto 2016. L’euro ha reagito positivamente ai commenti di ieri del presidente della Bce Mario Draghi, per cui i segnali incoraggianti sulla crescita dell’eurozona potrebbe portare a un ridimensionamento progressivo del Qe.

Gli analisti di Deutsche Bank hanno quindi rivisto al rialzo i pronostici per la moneta unica, il cui target per la fine dell’anno è ora di 1,16 $.

Negli Usa le dichiarazioni dei leader della Federal Reserve statunitense e la riforma sanitaria al Senato hanno invece esercitato pressione sul dollaro, sceso ai minimi in otto mesi. Gli investitori dubitano che le riforme promesse dalla Casa Bianca, come quella fiscale, si verranno realizzate.

Csc, il Centro studi di Confindustria, rivede al rialzo le stime sulla crescita del Pil per il 2017 (dal +0,8% della precedente rilevazione a +1,3%) e per il 2018 (dal +1,0% della precedente rilevazione a +1,1%). I dati sono stati corretti alla luce delle ultime statistiche Istat e Csc sottolinea che sono “export e investimenti” a trainare l’accelerazione.

Il pm di Napoli Henry John Woodcock è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Roma, nell’ambito dell’inchiesta Consip, per violazione del segreto d’ufficio. Indagata anche la giornalista, Federica Sciarelli, conduttrice di “Chi l'ha visto?” e amica di Woodcock, per concorso concorso in rivelazione di segreto d’ufficio.

Un elicottero della polizia ha attaccato la Corte suprema in Venezuela. Degli assalitori a bordo di un elicottero hanno aperto il fuoco e lanciato granate contro l’edificio. Il mezzo esibiva su uno una bandiera con lo slogan “Libertà 350”, in riferimento a un articolo della Costituzione venezuelana che autorizza la rivolta contro le autorità antidemocratiche.

Gli oppositori di Nicolas Maduro accusano il tribunale di aver aiutato il presidente venezuelano a rafforzare il suo potere. Ma alcune persone ritengono che l’attacco è stato inscenato da Maduro per giustificare la dura repressione con cui ha risposto alle proteste nei confronti del suo governo.

La misura fatta passare dal Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese dà alle autorità nuovi poteri, in gran parte non specificati, per indagare su persone e istituzioni, anche straniere. La nuova legge espande anche i poteri delle autorità di entrare in possesso delle proprietà dei cittadini.

La società cinese ha detto che si tratta di una decisione legata ai timori che Pyongyang non sia in grado di pagare. La Corea del Nord fa grande affidamento sulla Cina per le sue scorte di benzina e diesel e negli ultimi mesi il prezzo della benzina è cresciuto parecchio.

L’attacco è partito ieri in Ucraina e poi si è diffuso in Russia, Europa e negli Stati Uniti. I computer colpiti dal malware mostrano un messaggio che richiede il pagamento di 300 dollari in Bitcoin. Il virus ha raggiunto anche l’Australia: una fabbrica di cioccolato in Tasmania è stata la prima a dichiarare di essere sotto attacco.

A cura di Corrado Nizza