Theresa May vince le elezioni ma è senza maggioranza

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La scommessa di Theresa May è fallita. Le elezioni anticipate di ieri erano state volute dal primo ministro britannico nella speranza di aumentare la maggioranza parlamentare dei Conservatori. Invece i Laburisti hanno guadagnato 261 seggi (31 in più) e il leader Jeremy Corbyn ha chiesto alla premier di dimettersi.

La May è comunque convinta di poter formare governo e si recherà alle 13:30 dalla regina a Buckingham Palace. Durante la notte la sterlina ha ceduto fino al 2,5%, mentre l’indice FITSE 100 ha registrato un’apertura positiva.

A quanto pare il Regno Unito avrà un “parlamento impiccato” prima dei negoziati che ne accompagneranno l’uscita dall’Ue. I leader dell’Unione europea temono che i negoziati sulla Brexit, attesi per il 19 giugno, verranno posticipati o che potrebbero addirittura fallire. Guenther Oettinger, membro tedesco della Commissione europea, ha dichiarato alla radio Deutschlandfunk: “Abbiamo bisogno di un governo capace di agire. Con un partner debole ai negoziati, c’è il pericolo che questi finiscano male”.

Ieri in audizione al senato l’ex capo dell’Fbi James Comey ha detto che Donald Trump non gli ha chiesto di interrompere l’indagine sul Russiagate, ma ha precisato di aver interpretato le parole del presidente USA sull’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn (“Spero che lascerai correre”) come una disposizione. Comey ha aggiunto anche di aver annotato le sue conversazioni con Trump (non contenenti informazioni riservate) e di averle date alla stampa tramite un amico.

Trump ha replicato su Twitter accusando Comey di essere un bugiardo e un leaker, ma notando che le sue parole lo hanno discolpato completamente.

Ieri la Banca centrale europea si è riunita a Tallin ha lasciato il tasso principale a livello zero e quello sui depositi delle banche a -0,4%. Il QE, il programma di acquisti di titoli, resta a 60 miliardi al mese fino alla fine dell’anno.

Il presidente Emmanuel Macron deve assicurarsi una maggioranza presso l’Assemblea se vuole portare avanti il suo programma riformista e pro-Ue. Secondo i sondaggi, ci riuscirà. Macron, che è stato eletto a inizio maggio, ha promesso di tagliare la spesa pubblica e liberalizzare il mercato del lavoro.

Il governo sta preparando una legge che darà il via libera alle spedizioni via drone e ai camion senza conducente. La forza lavoro si è ridotta e alcune società sono costrette a un ridimensionamento delle operazioni.

L’indice dei prezzi di produzione annuale è sceso al 5,5% dal precedente 6,4%, mentre l’indice annuale dei prezzi al consumo, che misura i cambiamenti nei prezzi di beni e servizi, è salito all’1,5% in linea con le aspettative.

A cura di Corrado Nizza