Il governo Gentiloni è pronto, oggi chiederà la fiducia. Riconfermati 12 ministri su 18

Una selezione delle notizie più importanti da parte della redazione di Insider.pro

Il governo Gentiloni è pronto; nei diciotto i ministri annunciati ci sono 5 new entry. “Ci mettiamo subito al lavoro sui problemi del paese", ha dichiarato Gentiloni dopo aver prestato giuramento al Quirinale e aver preso parte al tradizionale passaggio della campanella con Matteo Renzi e il primo Cdm a Palazzo Chigi. Oggi il neo premier chiederà la fiducia alle Camere e dovrebbe ottenerla entro domani. Nel nuovo governo Gentiloni ci sono 5 donne: oltre alle riconfermate Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, Marianna Madia, Ministro senza portafoglio per la semplificazione e la pubblica amministrazione, e Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, entrano le senatrici Pd Anna Finocchiaro, nominata nuovo Ministro per i rapporti con il Parlamento, e Valeria Fedeli, scelta come nuovo Ministro dell'Istruzione. Angelino Alfano è stato scelto come Ministro degli Esteri ,mentre Marco Minniti degli Interni. Il resto del gabinetto è stato cosi formato: Dario Franceschini alla Cultura, Andrea Orlando alla Giustizia, Pier Carlo Padoan all'Economia, Gianluca Galletti all'Ambiente, Maurizio Martina all'Agricoltura, Graziano Delrio alle Infrastrutture, Giuliano Poletti al Lavoro e Carlo Calenda allo Sviluppo Economico. Nasce inoltre un ministero ad hoc guidato da Claudio De Vincenti, che si occuperà della ricostruzione del dopo-terremoto, oltre che del problema delle banche.

I dati dovrebbero indicare se l'economia sia in ripresa dopo la situazione di stagnazione che ha avuto inizio durante la guerra in Ucraina. L'economia si è ridotta dello 0,4% nell'ultimo trimestre rispetto all'anno precedente, meno di quanto gli analisti avevano previsto.

La stampa americana, citando fonti dello staff del presidente eletto, ha riferito che Rex Tillerson, CEO della ExxonMobil, sarà il segretario di Stato dell'amministrazione Trump. Trump ha scelto Tillerson nonostante i timori sui suoi stretti rapporti con la Russia. Nel frattempo i Repubblicani chiedono l'apertura di un'indagine sull'attività di hacking dei Russi durante le elezioni. Il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell e il presidente della Camera Paul Ryan hanno detto che avrebbero cercato accuse che dimostrino che Mosca abbia interferito nella corsa presidenziale degli Stati Uniti. Ciò li mette in opposizione a Trump, che ha attaccato la CIA per le sue conclusioni circa il coinvolgimento della Russia.

Le importazioni di oro sono più che raddoppiate nel mese di ottobre, e sono salite ancora più in alto nel mese di novembre sulla scia del tentativo da parte del governo di stanare gli illeciti accaparramenti di denaro.

I rappresentanti dei tre paesi si incontrano a Seoul per rafforzare i piani per nuove sanzioni sul programma nucleare della Corea del Nord. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha inoltre approvato una risoluzione a novembre per limitare la vendita di carbone.

Lo stop di 72 ore aiuterà a combattere le "mafie" e il loro contrabbando di denaro contante, ha detto il presidente Nicolas Maduro. La decisione arriva dopo che il paese, devastato dall'inflazione, ha tolto la sua banconota di taglio maggiore - che vale solo 2 centesimi di dollaro - dalla circolazione

Unicredit lancia un aumento di capitale da 13 miliardi interamente garantito che, secondo il CEO Jean Pierre Mustier, si terrà "entro la fine del primo trimestre del 2017" spiegando che la vicenda del Monte dei Paschi di Siena non avrà conseguenze sull'operazione: “Siamo molto fiduciosi che la situazione di Mps si risolverà prima della fine dell'anno e non avrà alcun impatto sul nostro aumento di capitale" ha detto Mustier. Egli ha inoltre annunciato la realizzazione di una svalutazione di asset e crediti per 12,2 miliardi di euro nel quarto trimestre dell'anno, contestualmente ad un processo di riduzione del rischio che prevede una cartolarizzazione di 17,7 miliardi di sofferenze (Npl) e all'attuazione di un piano industriale che prevede ulteriori 6.500 esuberi netti entro il 2019, per una riduzione totale netta degli FTE (dipendenti a tempo pieno di circa 14.000 unità entro il 2019.