Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta indagando su Tether
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21 novembre 2018

Il Dipartimento di Giustizia (DoJ) degli Stati Uniti ha avviato un’indagine per determinare se il pump di bitcoin verificatosi alla fine dello scorso anno sia stato causato da una manipolazione per mezzo di USDT, la stablecoin emessa da Tether.

Qualche mese fa i pubblici ministeri americani avevano aperto un’indagine sull’industria delle crypto, ma ora si stanno concentrando in particolar modo su uno schema fraudolento che coinvolge bitcoin, Tether e l’exchange Bitfinex, a quanto riferisce Bloomberg, che cita le indiscrezioni trapelate da tre persone a conoscenza dei fatti.

Tether e Bitfinex avevano già attirato l’attenzione delle autorità. All’inizio dell’anno si era venuto a sapere che entrambe le società avevano ricevuto un mandato di comparizione dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC). Secondo le fonti, la CFTC e il Dipartimento di Giustizia stanno coordinando i loro sforzi nell’indagine in corso.

Finora non c’è stato nessun commento sulla situazione da parte dei rappresentanti di Bitfinex e Tether, né dal servizio stampa del DoJ.

Allo stato attuale, non si sa se le autorità sono interessate solo all’attività che ha avuto luogo su Bitfinex, o se sono stati i dirigenti della piattaforma ad aver attirato la loro attenzione.

“Né il Dipartimento di Giustizia né la CFTC hanno accusato nessuno di aver commesso un illecito, e le autorità potrebbero alla fine concludere che nulla di illecito si è verificato”, osserva Bloomberg.

La CFTC ha studiato in precedenza varie strategie di trading nel contesto del comportamento del mercato delle criptovalute, incluso il cosiddetto spoofing, cioè la pratica di lanciare sul mercato un gran numero di ordini falsi per ingannare gli altri trader.

Adesso il DoJ vuole anche capire la natura della domanda nel mercato delle crypto, dicono le fonti. Tra le altre cose, i rappresentanti del Dipartimento sono interessati a come Tether Ltd. rilascia USDT e come mai la maggior parte di questi token passano attraverso Bitfinex.

Ultimamente il mercato delle criptovalute ha sofferto una forte tendenza al ribasso. Il prezzo del bitcoin è diminuito significativamente, tornando ai livelli di ottobre 2017.

A giugno i ricercatori dell’Università del Texas di Austin hanno condotto uno studio nel quale affermano che il Tether è usato per supportare il bitcoin.

Gli autori del paper hanno eseguito un’analisi comparativa delle blockchain di Bitcoin e Tether. Ne è emerso che le entità associate a Bitfinex hanno utilizzato USDT per acquistare bitcoin durante i periodi di deprezzamento. Tali attività di sostegno dei prezzi hanno funzionato, in quanto il prezzo del bitcoin è cresciuto dopo questi interventi.

La stessa comunità delle criptovalute richiede costantemente l’audit di Tether. Nel mese di giugno l’azienda ha finalmente presentato un report volto a dimostrare che i suoi conti bancari sono in grado di supportare USDT.

Tuttavia, il documento è stato compilato da Freeh Sporkin & Sullivan, LLP (FSS), uno studio legale, non una società di revisione, quindi non può essere considerato un audit a tutti gli effetti.

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