I 5 critici più ostili a Bitcoin
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09 novembre 2018

Dato che i prezzi delle criptovalute sono scesi in media di quasi il 90% rispetto ai loro massimi storici, non devono certo sorprendere le opinioni secondo cui il bitcoin sarebbe solo una moda passeggera e non avrebbe alcun valore oltre a quello speculativo. Cogliamo quindi l’opportunità per citare alcuni di questi critici, classificati in base alla loro avversione nei confronti della criptovaluta.

5. Robert Shiller

I 5 critici più ostili a Bitcoin
Wikimedia Commons

Robert Shiller è un economista Premio Nobel e professore di Yale. Di certo possiede delle credenziali a sostegno delle sue idee e ciò che pensa in merito a Bitcoin sono cose che nessun hodler vorrebbe sentire.

Parlando alla CNBC, Shiller ha suggerito che il bitcoin potrebbe estinguersi entro i prossimi 100 anni, dichiarando che la criptovaluta “sembra essere una bolla”.

Insomma, pare che proprio che vedremo difficilmente Shiller unirsi un giorno ai tifosi delle criptovalute.

La buona notizia è che, sebbene Shiller ritenga che le criptovalute possano essere una grossa bolla, l’economista non è dell’idea che evaporeranno del tutto. Parlando a Bloomberg, ha affermato:

“Si tratta di una bolla speculativa. Ma questo non significa che arriverà a zero”.

Robert Shiller: “Le criptovalute ricordano altri esperimenti falliti”

4. Warren Buffett

Se non conoscete Warren Buffett, sappiate che attualmente è il terzo uomo più ricco del mondo. Il suo patrimonio netto è stimato essere intorno agli 85 miliardi di dollari e di certo ha dato prova di essere uno degli investitori di maggiore successo della storia. È una persona che vorreste assolutamente avere dalla vostra parte.

Sfortunatamente per il bitcoin, Buffett non è un sostenitore della criptovaluta. Non ritiene che il BTC abbia un valore intrinseco e sostiene che la valuta non produca nulla.

Parlando alla CNBC, ha dichiarato: “L’asset di per sé non sta creando nulla”. Ha inoltre affermato:

“Per quel che riguarda le criptovalute, in linea generale, posso dire con una certa sicurezza che faranno una brutta fine”.

3. Joseph Stiglitz

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World Economic Forum/Flickr

Professore della Columbia ed economista Premio Nobel, Joseph Stiglitz ha assunto una posizione più dura in merito alle criptovalute rispetto a quella di Shiller. Parlando allo Spring Meeting della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale del 2016, Stiglitz ha dichiarato che il bitcoin dovrebbe essere messo fuorilegge. Sostiene inoltre che la regolamentazione eliminerà ogni richiesta per il bitcoin, cosa che a sua volta lo distruggerà. Ha dichiarato:

“Ho l’impressione che regolamentandolo al punto che non possa venire coinvolto in riciclaggio di denaro o cose simili, non ci sarà più richiesta per il bitcoin. Quindi, regolamentando le violazioni, lo si farà a pezzi a colpi di normative”.

2. Bill Gates

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Wikimedia Commons

Di certo non è piacevole trovarsi in una posizione a cui si oppongono il secondo e il terzo uomo più ricco del mondo. Anche Bill Gates, fondatore di Microsoft e attualmente il secondo uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato di circa 95 miliardi di dollari, non è un sostenitore della criptovaluta. A maggio, parlando alla CNBC ha dichiarato:

“Andrei short [sul bitcoin], se ci fosse un modo semplice per farlo”.

Dando un’occhiata ai grafici, il prezzo del bitcoin nel mese di maggio era di ben 9.300 dollari. Se Bill Gates fosse andato short allora, avrebbe ottenuto un profitto.

Ciò che ha fatto guadagnare a Gates il secondo posto nella lista è stato il suo commento in un Reddit AMA che ha ospitato. Quando qualcuno ha chiesto a Gates la sua opinione in merito alle criptovalute, ha risposto:

“La funzione principale delle criptovalute è il loro anonimato. Non penso che sia una cosa positiva. La capacità del governo di trovare riciclaggio di denaro sporco, evasione fiscale e finanziamento del terrorismo è una cosa positiva. In questo momento le criptovalute vengono utilizzate per acquistare fentanyl e altri farmaci, quindi si tratta di una tecnologia rara che ha causato morti in modo abbastanza diretto. Penso che l'ondata speculativa intorno alle ICO e alle criptovalute sia molto rischiosa per coloro che puntano al lungo termine”.

1. Nouriel Roubini

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World Economic Forum/Flickr

Economista di fama mondiale, insegnante alla NYU e uno dei pochi ad aver predetto la crisi finanziaria del 2008, è uno dei maggiori critici nei confronti delle criptovalute. Negli ultimi anni, il suo account Twitter è stato molto attivo nella condivisione delle sue opinioni in merito al bitcoin.

Nouriel è di certo uno degli scettici più accaniti della lista, cosa che gli ha fatto ottenere facilmente il primo posto.

Scorrendo i suoi post, è possibile vedere come Nouriel definisca il trading di criptovalute una “grossa frode manipolativa” e come dichiari che “il 99% delle criptovalute è una truffa”.

“Ebbene sì, mondo delle crypto è stata la fonte di tutte le manipolazioni di prezzo: schemi pump and dump, spoofing, wash trading, front running, insider trading, conflitti di interesse degli exchange, Tether e altre pseudo stable-coin create dal nulla che hanno sorretto il BTC per l’80%, come ha dimostrato uno studio accademico”, ha scritto su Twitter.

Fonte: NullTX

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