La capitalizzazione di Amazon subisce un calo superiore all’intero comparto delle criptovalute
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30 ottobre 2018

Il recente sell-off del mercato è costato al titolo di Amazon (NASDAQ: AMZN) un calo del 25% dalla valutazione record di 2050,50 $ raggiunta il 3 settembre. Al momento un’azione di Amazon viene venduta a 1526,01 $.

Stiamo parlando di circa 250 miliardi di dollari in meno, che è più della capitalizzazione di mercato totale dell’intero comparto crypto, attualmente pari a 203 miliardi di dollari.

Questo pesante ribasso è causato dalla guerra dei dazi in corso tra gli Stati Uniti e la Cina. Le aziende tech che normalmente acquistano le forniture dalla Cina devono fare i conti con l’aumento delle tariffe per le loro parti. Le azioni di Apple, Amazon, Alphabet, Alphabet e degli altri colossi tecnologici ne hanno risentito.

Pochi giorni fa Amazon aveva registrato un aumento dell’utile netto nel terzo trimestre a 2,883 miliardi di dollari, rispetto ai 256 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno. Ma quelle sicurezze hanno cominciato a cedere dopo che l’azienda ha presentato le previsioni di vendita per la holiday season, i cui numeri che non hanno soddisfatto le aspettative del mercato.

Gli investitori tradizionali sono stati colpiti dal sell-off, mentre il mercato delle criptovalute si è rivelato un’opzione di investimento più stabile. In particolare la prima criptovaluta, il bitcoin, che viene criticata per essere imprevedibile e un asset altamente volatile, ha mostrato maggiore stabilità durante questo periodo. Questo è un ottimo esempio di come le valute decentralizzate non siano influenzate dalle agende politiche internazionali.

Dopo il crollo di oltre il 6% di oggi, le azioni Amazon si attestano attualmente a 1538,88 dollari, mentre il market cap della società è di 750,58 miliardi di dollari.

Nel corso dell’ultimo anno, da quando è salito a quasi 20000 dollari, il bitcoin è sceso costantemente in una zona più stabile all’interno del range 6300-6500 dollari. Secondo il Bitcoin Volatility Index, le fluttuazioni a 30 giorni della principale criptovaluta sono scese all’1,50%. Non succedeva dall’inizio del 2017.

Tuttavia, chiunque segua il prezzo di bitcoin non avrà bisogno di alcuno strumento per notare la bassa volatilità. Eppure la vera domanda non è questa, ma se la bassa volatilità significa che gli speculatori hanno lasciato il mercato.

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