Breve storia della faida tra Bitcoin e Bitcoin Cash
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23 agosto 2018

Ripercorriamo le vicende che hanno portato alla nascita di Bitcoin Cash e allo scontro con i sostenitori di Bitcoin.

Non è necessario andare troppo a fondo nel mercato delle crypto per imbattersi nelle prove di una battaglia che si sta inasprendo, quella tra Bitcoin (Bitcoin) e Bitcoin Cash (EXANTE: Bitcoin.Cash).

Entrambe le parti coinvolte hanno impiegato grandi risorse in questo conflitto. I sostenitori di Bitcoin (BTC) hanno accusato Bitcoin Cash (BCH) di stare tentando di sabotare la visione originale di Satoshi Nakamoto riguardo a una valuta realmente decentralizzata.

A loro volta, i sostenitori di Bitcoin Cash accusano gli sviluppatori di Bitcoin di stare facendo diventare il BTC inutilizzabile in qualità di valuta digitale. Prendiamoci un momento per esaminare in che modo ha avuto origine questo conflitto e come si è sviluppato nel corso dell’anno scorso.

Bitcoin e Bitcoin Cash a confronto

Gli antefatti della lotta tra BTC e BCH

Bitcoin Cash è stato introdotto l’1 agosto 2017 nel mercato delle crypto. Sebbene questa sia una data importante per la faida, bisogna tornare all’inizio dei problemi di scalabilità del BTC per capire davvero come mai questo dibattito sia diventato così acceso. È inoltre importante conoscere alcuni personaggi chiave.

I protagonisti

  • Roger Ver – Proprietario di Bitcoin.com, angelo investitore per molte startup del BTC, tra cui Blockchain.info
  • Jihan Wu – Co-fondatore di Bitmain, sostenitore di Bitcoin Unlimited
  • Calvin Ayre – Proprietario della piattaforma di scommesse online Bodog, Calvinayre.com
  • Dott. Adam Back – Inventore del sistema Proof-of-Work di Hashcash
  • Dott. Pieter Wuill – AD di Blockstream, sviluppatore principale del BTC

Si forma una spaccatura

Bitcoin ha iniziato ad avere problemi di scalabilità all’inizio del 2017, quando l’adozione della criptovaluta ha cominciato a decollare. Durante quel periodo, la congestione della blockchain stava causando grossi ritardi e commissioni senza precedenti. Nel luglio dello stesso anno, la community aveva opinioni diverse su come risolvere questi problemi. Un gran gruppo di persone riteneva che il BTC avesse perso la sua abilità di essere usato come valuta digitale per via dell’aumento dei ritardi e dei costi delle transazioni.

Aumentare la dimensione del blocco

Di questi individui, alcuni credevano che fosse importante che la dimensione del blocco di 1MB del BTC venisse aumentata. Queste posizioni sulla questione erano incentrate sul fatto che il BTC non fosse più in grado di funzionare come denaro elettronico per via delle commissioni e della congestione. Nel whitepaper di Satoshi, si legge chiaramente: “una versione puramente peer-to-peer di denaro elettronico”.

Questo gruppo comprendeva Roger Ver e Jihan Wu. Wu sosteneva che l’aumento della dimensione del blocco sarebbe stato vantaggioso per i miner. Questi signori hanno entrambi una grossa influenza sulla community delle criptovalute. Roger Ver ha persino ricevuto il suo soprannome di “Bitcoin Jesus” per i suoi sforzi passati di supportare le startup di criptovalute come Blockchain.info. Wu controlla una grossa porzione di potenza di hash della rete del BTC. La sua azienda, Bitmain, domina il settore degli hardware di mining.

La dimensione del blocco originale

Nello schieramento avversario, troviamo il team di sviluppo di Bitcoin, secondo cui aumentare la dimensione del blocco avrebbe alterato completamente la visione di Satoshi. A loro parere, la dimensione del blocco di 1MB era fondamentale per il BTC perché i miner dovevano scaricare l’intera blockchain e qualunque incremento della dimensione del blocco avrebbe potenzialmente ridotto la possibilità di far partecipare nuovi miner.

A pensarla così era il dott. Pieter Wuill, il cervello dietro le implementazioni SegWit e BIP 32. Era inoltre stato lo sviluppatore principale del BTC da maggio 2011. Anche il dott. Adam Back era dello stesso parere. Il suo Hashcash è stato citato nel whitepaper di Satoshi.

Breve storia della faida tra Bitcoin e Bitcoin Cash
Sezione "Riferimenti" del white paper di Bitcoin
Cosa bisogna sapere su Bitcoin Cash

L’accordo di New York

L’accordo di New York (anche noto come accordo Sibert) è stato pubblicato il 23 maggio 2017. Tale accordo era stato presentato come una delle opzioni per porre fine ai problemi di scalabilità del BTC e proponeva di integrare Segwit con un aumento della dimensione del blocco di 2MB. È stato firmato da 50 società relative al BTC. Tuttavia, il team di sviluppo del BTC non aveva approvato questa soluzione.

Nessuna delle due parti aveva ottenuto il 50% dell’appoggio necessario da parte dei miner, nonostante i ragionamenti convincenti. Alla fine, si era raggiunto un compromesso per cui SegWit sarebbe stato attivato ad agosto e la dimensione del blocco del BTC sarebbe raddoppiata nel mese di novembre. Questo nuovo piano aveva ricevuto l’80% di approvazione da parte della comunità di mining e, per un breve periodo, le acque si erano calmate.

La quiete prima della tempesta

Come già saprete, la dimensione del blocco della BTC non è mai stata aumentata. Bitwala e F2Pool hanno poi ritirato la loro approvazione per il protocollo, citando il mancato sostegno degli sviluppatori di Bitcoin. Questo ci ha portato all’ormai noto hard fork del BCH.

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Bitcoin Core contro Bcash

Adesso la storia si fa intrigante. Il 13 febbraio 2018, Bitcoin.com, il sito di Roger Ver, ha pubblicato un articolo in cui ha annunciato il rilascio del suo nuovo portafoglio BCH. Il portafoglio presentava una funzione integrata con ShapeShift che consentiva agli utenti di scambiare i loro BTC per BCH o viceversa.

Bitcoin Core

Ciò che ha reso questa storia particolarmente interessante è stato il fatto che, per la prima volta, il BTC è stato denominato Bitcoin Core. Questo ha portato ad una valanga di reazioni sui social media e all’inizio ufficiale della disputa tra BTC e BCH. Persino ShapeShift ha postato un Tweet in cui ha preso le distanze dalle azioni di Bitcoin.com.

Ma alla fine, ShapeShift si è unita al progetto BCH. Ciò è diventato evidente quando gli utenti hanno iniziato a lamentarsi delle email in cui il BTC veniva definito Bitcoin Core.

A questo punto il dibattito ha iniziato a coinvolgere tutte le principali figure di spicco della cripto-comunità. Il fondatore di Litecoin, Charlie Lee, ha postato un tweet pungente in cui ha accusato Bitcoin.com di aver usato la sua influenza per far credere ai nuovi utenti di stare investendo in BTC.

Il consulente di Bitcoin.com Andreas Brekken ha invece difeso la decisione postando riferimenti al Bitcoin Core trovati su Bitcoin.org, il sito di sviluppo di Bitcoin. Ha persino twittato una risposta a Lee in cui ha mostrato che il titolo di Bitcoin Core era stato preso direttamente dal sito Bitcoin.org.

BCash

I sostenitori del BTC hanno poi iniziato ad usare un loro slang come risposta, chiamando BCash il bitcoin cash.

Potreste considerarlo qualcosa di irrilevante, ma da molti sostenitori del BCH il fatto è stato visto come un insulto. I sostenitori di Bitcoin Cash ritengono di stare portando avanti la vera missione del BTC. Di conseguenza, la rimozione del termine Bitcoin è stata considerata da molti denigratoria. Roger Ver ha persino scritto un post su Twitter per esprimere il suo disprezzo per il termine.

Ma non tutti hanno perso le staffe nel dibattito BTC contro BCH. Il noto autore Andreas M. Antonopoulos ha twittato un’invocazione di pace nel mezzo di tutta questa azione. Nel tweet ha spiegato che entrambe le criptovalute possono coesistere in armonia.

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La faida continua

Arrivando ad oggi, osserviamo che il confronto è ancora in corso. Bitcoin Cash è riuscito a ricavarsi una nicchia nel mercato e attualmente è la quarta criptovaluta in termini di capitalizzazione di mercato. Il BTC si sta rapidamente avvicinando all’attuazione del Lightning Network. Molti ritengono che questo protocollo off-chain possa essere la soluzione per i problemi di scalabilità del BTC, tuttavia ha dato origine a delle controversie.

Lightning Network

Il Lightning Network è un protocollo di secondo livello che consente agli utenti di aprire canali di pagamento diretti. Questi canali riducono la quantità di congestione avuta sulla blockchain del BTC. Il Lightning Network è attualmente nelle sue fasi di beta testing.

Che cos’è il Lightning Network?

Questo protocollo opzionale ha registrato un’adozione considerevole nonostante le preoccupazioni in merito alla sicurezza e alla centralizzazione.

Gli utenti di Lightning Network possono inviare pagamenti in BTC per meno di 0,01 dollari. Gli sviluppatori dell’app hanno già presentato diverse piattaforme per mostrare le capacità relative alle microtransazioni fornite dal protocollo. Molte di queste piattaforme sono diventate parte della disputa tra BTC e BCH.

La piattaforma Satoshisplace consente agli utenti di provare direttamente le capacità relative alle microtransazioni del Lightning Network. Presenta una lavagna da un milione di pixel che gli utenti possono riempire al costo di un Satoshi per pixel. Il seguente video in time-lapse mostra come il tabellone si sia trasformato velocemente in un campo di battaglia con i sostenitori del BTC contro quelli del BCH.

Sfortunatamente, nulla sembra indicare un cessate il fuoco da entrambe le parti. Al contrario, sembra che gli attacchi stiano diventando più aggressivi. Per il momento, il BCH sta cercando di mantenere la promessa della valuta digitale del BTC con una svolta centralizzata, mentre gli sviluppatori del BTC vogliono mantenere la criptovaluta originale decentralizzata.

Entrambi i contendenti stanno cercando soluzioni off-chain per risolvere i loro problemi.

Chi ha ragione? Solo voi potete decidere. Ora come ora, dovreste sedervi e godervi i fuochi d’artificio.

Fonte: CoinCentral

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