7 miti da sfatare sulle ICO
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15 giugno 2018

A torto o a ragione il settore delle ICO è guardato con sospetto e, come qualsiasi altra industria, deve fare i conti con una gran quantità di dicerie e luoghi comuni. L’imprenditore e crypto-influencer Filip Poutintsev lavora come consulente in questo campo e ha stilato un elenco di 7 miti da sfatare su questo metodo di raccolta fondi tramite token.

1. La maggior parte delle ICO sono una truffa

Per far sì che una ICO sia una truffa, i suoi fondatori devono mentire riguardo a qualcosa, solitamente si tratta di persone fasulle nella sezione del team o di raccogliere soldi esclusivamente per sparire con il bottino.

Tuttavia, avere una ICO scarsa non è una truffa. Se una ICO non ha mantenuto fede alle sue promesse per via di una pessima esecuzione, non si tratta di una frode, ma solo di cattivo business.

Di certo, dal punto di vista degli investitori, investire in una ICO scadente o in una truffaldina è la stessa cosa: si perdono i propri soldi. Tuttavia, da un punto di vista giuridico, non c’è nulla di illegale nel compiere scelte di business sbagliate. In realtà, la maggior parte delle imprese vengono portate avanti in maniera pessima, perché fare business è difficile.

Quindi, in quanto investitori, invece di biasimare le ICO per non essere riuscite a portare a termine i loro obiettivi ed aver perso i vostri soldi, dovreste insegnare a voi stessi ad evitare tali errori in futuro.

2. Troppe società si danno alle ICO

Molte persone della blockchain stanno urlando all’unisono che ci sono troppe ICO. A loro parere, troppe società che non dovrebbero portare avanti una ICO, ne stanno invece gestendo una.

Aspettate un attimo. Portare avanti una ICO non è un privilegio solo per alcuni. Chiunque è libero di dedicarsi ad una ICO, se lo desidera. Ovviamente non tutti avranno successo, ma hanno comunque la possibilità di farlo.

Rendere qualcosa un privilegio per un gruppo selezionato di persone è ingiusto sotto tutti i punti di vista.

3. Un consulente ICO che svolge il suo lavoro per troppe ICO è un pessimo consulente

Il settore delle ICO è l’unico al mondo al cui interno alcune persone sostengono che avere un grosso portafoglio di clienti sia una brutta cosa. Non ho mai sentito nessuno dire: “Non vado da quel dottore perché ha curato troppi pazienti” o “quel consulente ha lavorato per 50 società diverse, meglio stargli lontano”.

Seriamente? Da dove è saltata fuori questa idea stupida? L’unico modo per diventare bravi in qualcosa è lavorarci sopra e più lo si fa, più si diventa capaci. L’esperienza è proporzionale alla quantità del tempo che si è trascorso nel dedicarsi a qualcosa.

Di certo esistono consulenti ICO mediocri, ma solitamente si tratta di persone che hanno lavorato solo ad un paio di progetti e che non hanno ancora abbastanza esperienze e competenze.

4. Lanciare una ICO è costoso

Di certo il lancio è costoso, ma lo è in termini di numeri a cinque cifre (in dollari o euro), non a sei. Fare uno smart contract non costa 100.000 dollari, come chiedono alcune società. Le ICO sono comunque il metodo di fundraising più economico se paragonato ai cicli di investimento tradizionali.

C’è inoltre una differenza enorme in costi di marketing. Alcune ICO sprecano decine di migliaia di dollari o euro per i siti che promuovono le ICO, quando la stessa quantità di traffico può essere acquistata soltanto con parte di quella somma.

5. Le ICO spariranno presto o verranno vietate

5. Le ICO spariranno presto o verranno vietateIn questo le ICO sono simili al Bitcoin, che è morto 288 volte nel momento in cui è stato scritto questo articolo, ma che in qualche modo è vivo e più forte che mai.

Le ICO non spariranno e non possono venire vietate, in quanto le criptovalute in generale non possono venire vietate. È per questo che sono così potenti e donano a noi tutti una libertà economica.

Quando il Bitcoin sostituirà le valute FIAT, le ICO prenderanno il posto dei cicli di investimento tradizionali e presto tutte le startup intelligenti avranno una ICO.

Tuttavia, è vero che il 90% degli attuali token di ICO perderà il proprio valore entro un anno. Solo i migliori sopravvivranno, quelli che saranno in grado di sviluppare un vero business o di portare un valore effettivo come promesso.

6. Dovreste escludere gli investitori provenienti dagli USA, dalla Cina, dalla Corea del Sud, da Singapore, ecc.

Se non siete cittadini o non siete residenti in questi paesi e non avete nemmeno una società ICO situata lì, non dovrete sottostare alle norme di questi paesi. Dovrete soltanto sottostare alle normative del paese in cui gestite i vostri affari.

Escludendo gli USA, perderete il 25% di tutti gli investimenti ed evitando tutti questi paesi la somma sarà vicina al 40%. Non prendete decisioni stupide basate sulla paura.

7. Dovreste applicare le misure AML/KYC

La maggior parte dei paesi non possiede disposizioni legislative in merito alle ICO e se creerete la vostra società ICO in queste giurisdizioni, non sarete obbligati ad adottare alcuna misura AML o KYC. Applicare queste misure volontariamente non ha assolutamente alcun beneficio e potrebbe persino dissuadere alcuni investitori, in quanto non vorranno condividere informazioni riservate.

Inoltre, applicare le procedure AML e KYC è l’unico modo per venire scoperti se vi capita di ricevere investimenti da paesi con restrizioni. Diversamente, non vi è alcuna prova che abbiate mai accettato alcun investimento da questi paesi, in quanto le transazioni della blockchain sono anonime e non possono essere ricondotte ad una persona specifica.

Dovreste applicare le misure AML e KYC soltanto se vengono rese obbligatorie dalla giurisdizione in cui si trova la vostra società ICO, ma l’opzione più saggia è ovviamente quella di far migrare la vostra entità giuridica in un paradiso fiscale.

Osservando questi miti, è possibile vedere qualcosa che li accomuna. Cercano tutti di far diminuire la quantità di ICO e di persone collegate a quest’ultime o di creare barriere non necessarie per impedire l’accesso al settore.

È questo l’unico motivo per cui queste voci vengono diffuse. Alcune persone che sono arrivate per prime nell’industria delle ICO stanno facendo di tutto per mantenere il club delle ICO il più ridotto possibile, così da raccogliere più soldi dalle loro ICO e da ottenere più lavoro relativo a quest’ultime. Si concentrano unicamente sul tenere lontani i nuovi esperti di ICO e per questo motivo, per fare un esempio, non giudicano mai gli investitori nelle ICO, che commettono anch’essi errori enormi e sono l’unico motivo per cui ICO truffaldine e scadenti hanno la possibilità di raccogliere denaro.

Fonte: Hacker Noon

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