Vediamo quali Stati hanno deciso di usare le maniere forti contro la criptovaluta più famosa.
La popolarità del bitcoin cresce in continuazione e ignorarlo è diventato ormai impossibile. Ed è per questo motivo che Stati, governi e autorità sovranazionali si vedono costretti a manifestare ad alta voce il loro atteggiamento e a prendere posizione.
Per esempio il Giappone ha approvato una legislazione piuttosto bitcoin-friendly, mentre altrove la situazione è radicalmente diversa. Finora sei nazioni hanno deciso di vietare la criptovaluta all’interno dei loro confini: Bangladesh, Bolivia, Ecuador, Kirghizistan, Nepal e Vietnam.
Nepal
La banca centrale del Nepal ha vietato qualsiasi operazione con le criptovalute, che vengono ritenute una minaccia per l’economia nazionale. 7 persone sono state addirittura arrestate per aver fatto trading di bitcoin all’interno del territorio nepalese.
Bolivia
Dopo un grave scandalo nel 2014 la banca centrale della Bolivia ha vietato l’uso di qualsiasi criptomoneta. Un gruppo di truffatori aveva promesso il 300% di profitti dopo 60 giorni in quello che si è rivelato una truffa gigantescae che ha portato le vittime a protestare rabbiosamente per le strade di El Alto.
Ecuador
L’Ecuador da parte sua non ha reso fuorilegge il bitcoin per motivi ideologici o perché non crede nelle monete digitali, ma proprio perché intende crearne una propria, destinata ovviamente a rimanere sotto il completo controllo delle autorità.
Kirghizistan
Formalmente, il bitcoin in Kirghizistan non è proibito, anche se non può essere utilizzato come mezzo di pagamento (al pari delle altre criptovalute). Nel 2014 la banca centrale del Kirghizistan ha annunciato che l’unica valuta legale nel paese è il kirghiso.
Bangladesh
Nel 2014 la banca centrale del Bangladesh ha aggiornato le leggi antiriciclaggio in vigore nel Paese vietando l’uso di bitcoin, che è stato classificato come reato penale: per qualsiasi operazione con la criptovaluta è possibile passare fino a 12 anni in carcere.
Vietnam
A partire dal primo trimestre del 2018 non sarà possibile effettuare pagamenti con criptovalute in Vietnam. La banca centrale del Paese ha promesso che punirà i trasgressori con una multa fino a 9.000 dollari.