Microsoft contro Apple e altre rivalità che sono finite in tribunale
Dado Ruvic/Reuters
Pagina principale Analisi, Microsoft, Apple

Battaglie sul copyright, cause milionarie e guerre fra brand.

Il farsi causa a vicenda tra società è una circostanza abbastanza frequente, specialmente quando si tratta di copyright. Nel corso degli anni, alcuni dei più importanti marchi sono anche arrivati in tribunale per far valere le loro ragioni.

Gli esiti di alcune di queste azioni legali hanno plasmato intere industrie. Se la causa di Apple contro Microsoft nel 1998 fosse finita in un altro modo, i computer di oggi sarebbero potuti apparire molto diversi. Scorrete l’articolo per leggere una lista di alcune delle maggiori cause legali tra brand.

10. Dyson contro Hoover (2000)

Durata: 1 anno

Vincitore: Dyson

Danni: 4,9 milioni di dollari

Controversia: In questa causa, Dyson accusò Hoover di aver violato un brevetto che possedeva per il suo aspirapolvere senza sacchetto, che utilizza una forza simile a quella di una centrifuga per separare la polvere dall’aria.

Nella sua gamma Vortex, Hoover utilizzò la stessa tecnologia, che la corte constatò essere una violazione dell’invenzione di James Dyson. Hoover presentò ricorso due volte, ma perse in entrambe le occasioni e Dyson infine accettò l’offerta di accordo per evitare ulteriori dispute. Hoover smise inoltre di vendere il suo modello Vortex.

9. Oracle contro SAP (2007)

Durata: 7 anni

Vincitore: Oracle

Danni: 357 milioni di dollari

Controversia: La causa si focalizzò sull’unità TomorrowNow di SAP, che Oracle (NYSE: ORCL) accusò di avere scaricato illegalmente documenti coperti da copyright e programmi da Oracle stessa.

SAP (ETR: SAP.ETR) ammise di aver violato il copyright e cercò inizialmente di trovare un accordo fuori dal tribunale, prima che la giuria assegnasse ad Oracle 1,3 miliardi di dollari di risarcimento. La somma venne poi ridotta a 357 milioni di dollari, che entrambe le società accettarono.

8. 20th Century Fox contro Universal Studios (1978)

Durata: 2 anni

Vincitore: Universal Studios

Danni: Sconosciuti

Controversia: Dopo il lancio di successo del primo film di “Star Wars” da parte di 20th Century Fox nel 1977, Universal Studios decise di aver bisogno di una storia di fantascienza spaziale tutta sua e lanciò “Battlestar Galactica”.

L’azione legale accusava Universal di violazione di copyright, evidenziando 34 elementi specifici presumibilmente copiati, tra cui: “Vi è una scena in una taverna (Star Wars) o casinò (Battlestar) in cui l’intrattenimento musicale viene offerto da creature bizzare e non umane”.

Il caso venne risolto fuori dal tribunale e ABC, che trasmetteva la serie televisiva, la cancellò nel 1979.

7. Gucci contro Guess (2009)

Durata: 4 anni

Vincitore: Gucci… e Guess

Danni: 4,6 milioni di dollari

Controversia: Nel 2009, Gucci (NYSE: GUC.NYSE) intraprese una battaglia legale lunga quattro anni, accusando Guess (NYSE: GES) di avere copiato il logo di Gucci su una linea di scarpe.

Nella sua querela, Gucci accusò inoltre di contraffazione, concorrenza sleale e violazione di marchio registrato, chiedendo un risarcimento di 221 milioni di dollari.

Gucci intentò due cause, una a New York e una a Milano. Il caso di New York venne chiuso a favore di Gucci e gli vennero assegnati 4,7 milioni di dollari di risarcimento. La corte di Milano deliberò a favore di Guess, sostenendo che l’utilizzo della “G” fosse comune nel settore della moda.

6. Apple contro Microsoft (1998)

Durata: 6 anni

Vincitore: Microsoft

Danni: Sconosciuti

Controversia: Dopo il rilascio del suo computer Macintosh, Apple (NASDAQ: AAPL) concesse in licenza parti dell’interfaccia utente a Microsoft (NASDAQ: MSFT) affinché li utilizzasse per il suo software Windows 1.0. Quando Microsoft rilasciò Windows 2.0, vi aggiunse altre funzioni, tra cui le finestre sovrapposte, che si possono trovare anche nel software Macintosh.

Apple fece causa sostenendo una violazione di copyright ed elencò 189 parti diverse dell’interfaccia che erano state copiate. Dopo sei anni, la corte respinse quasi tutte (179) le accuse di Apple e dichiarò che le restanti 10 parti non potevano essere messe sotto copyright.

5. A&M Records contro Napster (2011)

Durata: 5 anni

Vincitore: A&M Records

Danni: 26 milioni di dollari

Controversia: Originariamente, Napster partì come servizio di musica pirata, consentendo a chiunque di scaricare musica gratuitamente.

Le etichette musicali non persero molto tempo a fargli causa. Sebbene il querelante sia indicato come A&M Records, in realtà comprese tutti i membri della Recording Industry Association of America.

Dopo che il caso si concluse, Napster venne costretta a chiudere. Il marchio venne poi acquisito dalla società di software Roxio, che lo rilanciò come store di musica legale, prima che sparisse per sempre.

4. Microsoft contro Motorola (2010)

Durata: 5 anni

Vincitore: Microsoft

Danni: 14,5 milioni di dollari

Controversia: Microsoft accusò Motorola (NYSE: MSI) di applicare tariffe eccessivamente elevate per la concessione in licenza delle sue tecnologie brevettate.

Motorola applicava una royalty del 2,25%, pari a 4 miliardi di dollari. La corte stabilì che non fosse equa e ragionevole, sanzionò Motorola e ordinò alla società di pagare a Microsoft 14,5 milioni di dollari per violazione di contratto.

3. BP contro Transocean Offshore and Halliburton (2010)

Durata: 5 anni

Vincitore: Soluzione concordata

Danni: Sconosciuti

Controversia: In seguito al disastro petrolifero della Deepwater Horizon in cui rimasero uccisi 11 operai e venne inquinato il Golfo del Messico con milioni di barili di petrolio, a BP (LON: BP.LON) vennero applicate sanzioni e costi di risanamento che ammontavano a 40 milioni di dollari.

Tuttavia, BP riteneva che Transocean Offshore (NYSE: RIG) e Halliburton (NYSE: HAL), con cui era partner al tempo del disastro petrolifero, dovessero condividere i soldi delle sanzioni e chiese dunque 15 milioni di dollari. Le società si accordarono nel 2015 con una serie di battaglie legali, come riportato dal The Wall Street Journal.

2. Apple contro Samsung (2011)

Durata: In corso dal 2012

Vincitore: Sconosciuto

Danni: Sconosciuti

Controversia: L’azione legale è una delle maggiori nell’industria tecnologica. Risale al primo iPhone, che Apple accusò Samsung di avere copiato per la sua serie Galaxy S. Nel 2012, una giuria decise che Samsung avesse violato dei brevetti. In origine si parlò di 1 miliardo di dollari di risarcimento, che vennero ridotti a 548 milioni, prima di scendere a 399 milioni.

Lo stato attuale del caso consiste in un dibattito in merito a quale sarà la base per il pagamento dei danni da parte di Samsung. Nel mese di dicembre, la Corte Suprema statunitense ha revocato la decisione dei 399 milioni di dollari di risarcimento e ha riportato la causa alla corte federale. Diverse cause legali analoghe tra le due società sono tutt’ora in corso in vari paesi del mondo.

1. Apple contro Ericcson (2015)

Durata: 1 anno

Vincitore: Ericcson

Danni: Non divulgati

Controversia: Apple fece causa contro Ericsson (NASDAQ: ERIC), sostenendo che i brevetti che possedeva per le connessioni wireless LTE fossero essenziali per il settore e che la società richiedesse royalty eccessive. Ericcson fece causa a sua volta e accusò Apple di violazione di oltre 40 brevetti.

Le due società sistemarono il caso in via extragiudiziale, con Apple che dovette pagare un importo non divulgato. Considerando che Apple pagava originariamente le licenze come percentuale del costo complessivo del dispositivo, si sarà probabilmente trattato di un importo significativo. Apple non è stato il primo produttore di smartphone ad agire legalmente contro l’azienda di telecomunicazioni svedese – nel 2014, Samsung ed Ericcson raggiunsero un accordo confidenziale extragiudiziale.

Leggi anche:
Perfavore descrivi l'errore
Chiudere