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Molte persone in cerca di lavoro si concentrano così tanto sul rispondere bene alle domande dei colloqui che si dimenticano qualcosa di molto importante: si è lì anche per porle, le domande.

3 cose che volete ottenere

C’è un numero di domande infinito che potete porre durante un colloquio di lavoro, ma se resterete concentrati su questi tre obiettivi, le domande dovrebbero venirvi spontaneamente:

  • Assicurarvi che l’esaminatore non abbia alcuna riserva su di voi.
  • Dimostrare il vostro interesse verso il datore di lavoro.
  • Scoprire se il datore di lavoro sia adatto a voi.

10 domande che dovreste porre durante un colloquio di lavoro

1. Quali competenze ed esperienze renderebbero ideale un candidato?

Questa è un’ottima domanda a risposta aperta che farà sì che l’esaminatore scopra le sue carte ed esprima cosa sta realmente cercando. Se citerà qualcosa di cui non avete ancora parlato, sarà la vostra occasione per farlo.

2. Qual è il problema principale che il suo personale deve affrontare? Mi troverei in una posizione tale da poterla aiutare a risolvere questo problema?

Questa domanda non soltanto mostra che state pensando subito a come potere aiutare la squadra, ma incoraggia anche l’esaminatore ad inquadrarvi mentre lavorate in quella posizione.

3. Cosa le è piaciuto di più riguardo al lavorare qui?

Questa domanda consente all’esaminatore di entrare in sintonia con voi su un livello più personale, condividendo le sue sensazioni. La risposta vi fornirà inoltre visioni uniche in merito a quanto siano soddisfatte le persone che lavorano lì. Se per l’esaminatore risuleterà difficile trovare una risposta alla vostra domanda, quello è davvero un brutto segno.

4. Che cosa rappresenta un successo per questa azienda e in questa posizione?

Questa domanda mostra il vostro interesse nello svolgere al meglio il vostro lavoro e la risposta vi rivelerà sia come procedere, sia se la posizione è adatta a voi.

5. Ha qualche perplessità in merito alle mie qualifiche?

Questa è una domanda coraggiosa: mostra che avete fiducia nelle vostre capacità e competenze.

6. Offrite formazione e perfezionamento professionale continui?

Questa è un’ottima domanda di posizionamento, che mostra che siete interessati ad espandere la vostra conoscenza e quindi crescere insieme al datore di lavoro.

7. Può parlarmi del team con cui lavorerò?

Notate come viene formulata la domanda: presuppone che otterrete il lavoro. Questa domanda vi farà inoltre sapere con chi interagirete quotidianamente, quindi ascoltate attentamente la risposta.

8. Cosa può dirmi suoi vostri nuovi prodotti o piani per la crescita?

Questa domanda dovrebbe venire personalizzata in base ai vostri particolari bisogni. Documentatevi prima sul sito del datore di lavoro e menzionate un nuovo prodotto o servizio che sta venendo lanciato per dimostrare le vostre ricerche e il vostro interesse. La risposta alla domanda vi darà un’idea della direzione verso cui è orientato il datore di lavoro.

9. Chi ha occupato questa posizione in precedenza?

Questa domanda apparentemente semplice vi dirà se quella persona è stata promossa o licenziata, se ha abbandonato il lavoro o se è andata in pensione. Ciò, a sua volta, vi farà capire se vi è una possibilità di carriera, se gli impiegati sono infelici, se il posto è in subbuglio o se il datore di lavoro ha dipendenti della vostra età.

10. Qual è la fase successiva?

Questa è l’ultima domanda importante ed una che dovreste assolutamente porre. Mostra che siete interessati ad andare avanti e invita l’esaminatore a dirvi quante persone sono candidate alla posizione.

Se avrete fortuna, la risposta che sentirete sarà: “Non c’è alcuna fase successiva, lei è assunto/a!”.

Fonte: Forbes

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