Libertà o sicurezza?
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Una settimana dopo l’attacco terroristico a un mercatino di Natale, un altro crimine nella capitale tedesca sta ravvivando il dibattito su come il paese possa trovare un equilibrio tra sicurezza e libertà civili.

La mattina di Natale, ha detto la polizia, un gruppo di giovani ha provato a dare fuoco a un senzatetto che dormiva in una stazione metropolitana di Berlino. I passanti sono riusciti a placare le fiamme prima che l’uomo venisse ferito.

I sospettati sono in prigione da giovedì. Si tratta di richiedenti asilo, sei dalla Siria e uno dalla Libia, dice la polizia. Le autorità hanno che tutti e sette gli uomini si sono consegnati o sono stati presi in custodia dopo la pubblicazione delle immagini della telecamera di sicurezza.

I video della sorveglianza restano una rarità in Germania, dove le esperienze passate con la dittatura, sia nazista che comunista, hanno seminato un profondo sospetto dei poteri di polizia del governo e di ogni intrusione nella privacy delle persone da parte dello stato.

Ma l’utilità delle immagini del video in questo caso ha dato un altro esempio per giustificare un espansione ai poteri di sorveglianza a chi chiede un inasprimento delle misure di sicurezza, mentre il paese affronta un grande flusso di migranti dal Medio Oriente e dal Nord Africa.

Il governo ha approvato la scorsa settimana una legge per aumentare la sorveglianza video nei luoghi pubblici - il disegno di legge risale a prima dell’attacco del tunisino Anis Amri, che ha ucciso 12 persone e ne ha ferito decine - ma adesso i suoi fautori dicono che serve fare di più.

Il dibattito sulla sicurezza consuma la Germania

Le dispute su come sia meglio proteggere i cittadini dall’ondata di attacchi terroristici in Europa e la marea di richiedenti asilo in Germania non faranno che inasprirsi nei prossimi mesi. Si ci attende che il governo proponga nuove misure su sicurezza e immigrazione in risposta all’attentato della scorsa settimana.

A Berlino, i Cristiano Democratici hanno accusato la coalizione di sinistra che governa la città per “aver promosso indirettamente la protezione dei colpevoli”, a causa dell’esitazione ad applicare una maggiore sorveglianza video. Anche il partito anti-immigrati Alternativa per la Germania (AfD) ha chiesto una sorveglianza più ampia.

L'amministrazione di Berlino dice che “sta esaminando il tema della videosorveglianza molto da vicino” e ha promesso di presentare una proposta a gennaio.

Nella capitale tedesca, i treni di metropolitana e le piattaforme sono tra i pochi spazi pubblici dotati di telecamere.

Dopo l’attacco con un camion del 19 dicembre, le autorità avevano pochi video di sorveglianza su cui fare affidamento. Il sospetto, Anis Amri, era scappato e le autorità tedesche hanno inizialmente detenuto un altro uomo che sembrava rispondere alle descrizioni dei testimoni.

In seguito Amri è morto nel corso di una sparatoria con due agenti in Italia, a Sesto San Giovanni, vicino Milano.

Nuove misure

In Baviera gli alleati conservatori della cancelliera Angela Merkel si sono già mossi per realizzare dei cambiamenti e hanno fatto circolare un documento che richiede una serie di politiche più dure su sicurezza e migranti.

Oltre a richiedere più sorveglianza, la documento dell’Unione Cristiano-Sociale in Baviera ha detto che tutti i migranti senza documenti dovrebbero essere detenuti fino a quando la loro identità non è accertata e che dovrebbe essere più facile per la polizia prendere in custodia gli estremisti potenzialmente violenti.

Lo scorso venerdì Angela Merkel ha detto di aver ordinato una revisione delle politiche tedesche che potrebbero aver reso più difficile alle autorità fermare l’attentato al mercatino di Natale e ha detto che verranno presi provvedimenti se saranno necessarie delle modifiche.

Ma le proposte per leggi più dure incontreranno probabilmente lo scetticismo dei partner della coalizione socialdemocratica al governo e dell’opposizione in parlamento.

Konstantin von Notz, deputato dell’opposizione e membro dei Verdi nel parlamento federale, ha detto:

“La sorveglianza video in luoghi sensibili e a rischio è giusta, e può essere d’aiuto. Ma è anche completamente chiaro che cancellare la privacy e la possibilità di essere inosservati nei luoghi pubblici… sarebbe del tutto incompatibile con la nostra costituzione”.

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