In alcune parti del mondo il tuo orientamento sessuale può costarti la vita.
Dieci nazioni a maggioranza musulmana hanno leggi che puniscono i rapporti omosessuali con la pena di morte. Solo alcune la impogono davvero. Stabilire il numero dei condannati è comunque difficile.
Un report del 2016 dell’ILGA (International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association) ha creato una lista delle nazioni che minacciano di punire l’omossessualità con la morte, a cui si aggiungono alcune varianti.
- I paesi dove si efettuano le esecuzioni (e non vengono punite) nonostante il fatto manchi alcuna legge sulla pena di morte (Iraq);
- I paesi che hanno disposto la pena di morte ma non l’hanno ancora incorporata nelle leggi della nazione (Brunei);
- I paesi che conducono esecuzioni ma non vengono risconosciuti come nazioni (lo Stato Islamico, conosciuto anche come Daesh, ISIS o ISIL);
- I paesi dove, in teoria, una particolare interpretazione delle leggi rende possibile la pena di morte, ma nei fatti non è stata registrata alcuna esecuzione (Emirati Arabi Uniti).
Ecco una lista di paesi dove avvengono o sono permesse dalla legge esecuzioni per punire i rapporti tra persone dello stesso sesso. La copertura mediatica in tutte queste nazioni è nel migliore dei casi poco attendibile, quindi la testimonianza di esecuzioni di persone che compiono atti omosessuali è comunque rara.
Nazioni in cui la pena di morte per gli omosessuali è prevista dalla legge e in cui avvengono esecuzioni
- Iran
- Arabia Saudita
L’Iran è al secondo posto nella frequenza di esecuzioni, dietro la Cina. Queste includono esecuzioni per attività di tipo omosessuale, anche se i fatti sono spesso poco chiari o mal rappresentati in questi casi.
L’Arabia Saudita è il terzo paese al mondo per esecuzioni, con oltre 90 nel 2014. In passato, chi indulgeva in comportamenti omosessuali veniva decapitato, come tre uomini nel 2002. Carcerazione e flagellazione sono punizioni più comuni per chi intrattiene rapporti sessuali con persone dello stesso sesso.
Nazioni in cui la pena di morte per gli omosessuali è prevista dalla legge e in cui non si sono registrate esecuzioni recenti
- Sudan
- Yemen
In Sudan, la pena di morte è usata di frequente, ma non c’è alcun report recente su esecuzioni a carico di persone che hanno avuto rapporti omosessuali. Nel 2014, il Sudan era sesto nel mondo per numero di esecuzioni (oltre 23) per diverse accuse, appena sotto gli Stati Uniti, con 35, secondo Amnesty International.
In maniera simile lo Yemen è settimo nella frequenza di esecuzioni, ma la pena di morte a quanto pare non è stata imposta nei confronti di chi ha avuto rapporti omosessuali, in tempi recenti.
I ricercatori per il Immigration and Refugee Board of Canada hanno registrato che più di 10 anni fa “non era possibile trovare informazioni riguardo alle eventuali esecuzioni effettuate.” Più recentemente un articolo che parlava della comunità gay nella rivista The Tower, affermava:
“Tradizionalmente, la pena di morte non viene imposta, ma i cittadini sono stati messi in prigione per il loro orientamento sessuale.”
Nazioni in cui la pena di morte per gli omosessuali è prevista dalla legge in alcune parti del paese e in cui non sono state verificate esecuzioni
- Nigeria
- Somalia
In Nigeria, secondo quanto riferito dalla BBC nel 2007, “più di una dozzina di nigeriani musulmani sono stati condannati a morte tramite lapidazione, con accuse di tipo sessuale che andavano dall’adulterio all’omosessualità. Ma nessuna di queste condanne a morte è stata effettuata, in quanto sono state cancellate in appello o commutate in carcerazione come risultato delle pressioni ricevute dai gruppi per i diritti umani.”
In Somalia, a quanto si dice, un adolescente gay è stato lapidato a morte nel 2013, ma queste testimonianze non sono state verificate.
Nazioni in cui la pena di morte per gli omosessuali è prevista dalla legge e non sono state registrate esecuzioni
- Afghanistan
- Mauritania
- Pakistan
- Qatar
Secondo il Dipartimento di Stato degli USA, anche la Mauritania appartiene a questa categoria. Un cablogramma del 2009, pubblicato da WikiLeaks nel 2011, indicava che la Mauritania non ha mai imposto la pena di morte contro atti omosessuali o ogni altro crimine.
Queste sono le dieci nazioni a maggioranza musulmana menzionate all’inizio. Inoltre, esecuzioni e possibili esecuzioni rappresentano un problema in altri quattro luoghi.
Nazione in cui la pena di morte per gli omosessuali non è prevista dalla legge e le esecuzioni sono portate avanti da milizie e altri
- Iraq
Non riconosciuta come nazione e porta a termine esecuzioni
- Daesh/Stato Islamico (ISIS/ISIL)
Le prove sono un po’ più chiare in due regioni devastate dalla guerra, l’Iraq e il territorio controllato dallo Stato Islamico. Dal rapporto ILGA del 2015:
“L’Iraq, nonostante [la pena di morte] non sia presente nel codice civile, ha chiaramente giudici e milizie in tutto il paese che puniscono con la morte chi mostra comportamenti omosessuali [...] Siamo anche a conoscenza che nei territori sotto il controllo di Daesh(ISIS/ISIL) viene applicata la pena di morte.”
Nazione dove una legge che punisce con la morte i rapporti omosessuali doveva entrare in funzione nel 2016 (ma potrebbe non farlo)
- Brunei
L’ILGA nel 2015 ha affermato:
“Il Brunei dovrebbe attivare la pena di morte per chi compie atti omosessuali nel 2016, ma appare probabile che, come nel caso di Pakistan, Afghanistan e Qatar, sebbene sia presente all’interno della costituzione, non verrà implementata.”
Nel 2016 l’ILGA ha riferito che nel Brunei “non c’è alcun segnale per cui la minacciata pena di morte debba essere implementata.”
Nazione dove alcune interpretazioni della legge potrebbero permettere la pena di morte, ma non è stata registrata alcuna esecuzione
- Emirati Arabi Uniti
Nel 2016 l’ILGA ha riferito che “sebbene sia chiaro che gli Emirati Arabi Uniti non abbiano implementato [la pena di morte] sotto la legge della Sharia, resta una possibilità sotto le interpretazioni all’interno degli Emirati attuali.”