In Nigeria la produzione del petrolio è in mano ai gruppi armati
AP Photo/George Osodi
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La produzione di petrolio in Nigeria è diminuita drasticamente negli ultimi anni.

Gli osservatori del mercato del petrolio hanno aspettato un taglio della produzione per quasi due anni.

Ma mentre l’Opec non ha preso parte a misure coordinate, il cartello dei paesi produttori di petrolio ha tecnicamente dimezzato la sua produzione.

O, per essere più precisi, lo ha fatto la Nigeria, uno dei suoi 13 membri. Helima Croft, capo stratega per le materie prime a RBC Capital Markets, in un’intervista a Business Insider, ha detto:

“A dire il vero abbiamo operato un taglio Opec. Solo che si è avvenuto per caso. La Nigeria ha alle spalle una grande storia di interruzioni di produzione; è semplicemente andata avanti".

La produzione di petrolio della Nigeria è calata del 31% quest’anno a circa 1,4 milioni di barili al giorno, dai 2,03 milioni di barili al giorno di gennaio. Un crollo così grande che l’Angola è adesso il primo produttore africano, dato che la sua produzione è rimasta costante in aprile a 1,8 milioni di barili al giorno.

Gli attacchi all’infrastruttura energetica da parte di un nuovo gruppo di militanti chiamato Niger Delta Avengers è stato la causa principale delle interruzioni di produzione. In particolar modo, il gruppo ha attaccato uno stabilimento offshore di Chevron (NYSE: Chevron Corporation [CVX]) all’inizio del mese e l’oleodotto Forcados per le esportazioni, gestito da Shell (NYSE: RDS-A), alla fine di marzo.

I problemi della Nigeria nella produzione di petrolio

Da allora Croft ha se il Canada si riprenderà dai suoi incendi devastanti, la Nigeria ha essenzialmente provocato da sola un ribilanciamento nel mercato del petrolio.

L’ascesa dei Niger Delta Avengers ha le sue radici negli anni 2000, quando i gruppi armati nel Delta del Niger, ricco di petrolio, tra cui membri del Movimento per l'Emancipazione del Delta del Niger, tenevano abitualmente centinaia di migliaia di barili di petrolio fuori dal mercato.

Al suo picco, il MEND ha tagliato della metà la produzione della Nigeria ed è costato al governo 19 milioni di $ in spese giornaliere in difesa, secondo dei dati citati in precedenza dal team di RBC Capital Markets.

Per ridurre il caos e le enormi perdite finanziarie, nel 2009 il governo nigeriano ha firmato un’amnistia e ha promesso di offrire ogni mese mazzette in contanti e programmi occupazionali ai quasi 30.000 ex militanti in cambio di cooperazione. Alcuni tra i membri più influenti come l’ex leader Government Ekpemupolo (detto Tompolo) hanno anche ricevuto contratti per la sicurezza molto vantaggiosi, del valore di quasi 100 milioni di dollari all’anno.

L’accordo è stato un buon palliativo. Ma non è riuscito a colpire i principali fattori responsabili dell’instabilità nella regione, come povertà, corruzione e proliferazione di armi.

Arriviamo a oggi: l’amministrazione Buhari ha dato un colpo alla corruzione nella regione, tagliando drasticamente i costosi contratti per la sicurezza e facendo partire indagini per furto, frode e riciclaggio di denaro.

Anche se il governo volesse pagari i gruppi armati, non avrebbe comunque i soldi per farlo, con i prezzi del petrolio ancora ben sotto i loro massimi e le risorse di stato ridirette verso operazioni antiterrorismo contro Boko Haram.

"Quando le persone dicono che il governo le può pagare… con quali soldi?” ha detto Croft. “Quale presidente è al comando in Nigeria per ora? Se adesso il presidente Buhari cede ai militanti, la sua ragion d’essere in carica evapora. Ha condotto la campagna elettorale con un programma per mettere a posto la Nigeria e terminare il ciclo di mazzette.”

Dato che le interruzioni nigeriane sono almeno in parte figlie di problemi strutturali di lungo corso, si potrebbe pensare che siano destinate a durare a lungo. Dice Croft:

“Penso che dobbiamo guardare a cosa è successo nel passato e dire, potrebbero chiudere potenzialmente la produzione?... Nessuna società continuerà a mantenere lì le sue operazioni, quando la gente si presenta con degli AK-47. Aspetti. Non vuoi che i tuoi lavori o che il tuo personale corrano dei rischi. Questi sono problemi strutturali in questi stati che producono petrolio. Non si tratta di rumore di fondo. Non è qualcosa che puoi far sparire magicamente. Quindi, allacciate le cinture. Continuerà ad andare avanti.”

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