L’Europa sarà la prima a soccombere a Trump?
Jim Urquhart/Reuters
Pagina principale Analisi, Donald Trump, Elezioni USA 2016

I partiti populisti europei potrebbero trovare un consistente successo elettorale prima delle elezioni presidenziali in USA.

In più di una democrazia europea, le persone stanno leggendo la notizia che Donald Trump è il candidato presidenziale del partito repubblicano degli Stati Uniti e stanno pensando con un brivido: "Conosciamo questa sensazione".

Le pressioni economiche, i risentimenti e la disillusione nei confronti dei politici dell'establishment che hanno spinto il signor Trump in avanti a novembre contro Hillary Clinton, il candidato democratico, sono simili a quelle che hanno offerto terreno fertile ai populisti in Europa.

L’opinione pubblica negli Stati Uniti e i politici europei staranno senza dubbio cercando conforto dal pensiero che gli elettorati su entrambi i lati dell'Atlantico, non importa quanto siano suscettibile al populismo, sono ancora costituiti da maggioranze moderate. Fintanto che vi la possibilità di voto, è probabile che alla fine della giornata esso prevarrà contro intolleranza e irrazionalità.

Se questa ipotesi è corretta, allora la signora Clinton schiaccerà lo sfidante sig. Trump come Lyndon Johnson, il presidente democratico in carica,aveva battuto Barry Goldwater, un senatore repubblicano conservatore dall’Arizona, nel 1964. Parafrasando il poeta WB Yeats, le cose a Washington non si sgretoleranno e il centro resisterà.

Tuttavia, questa teoria rassicurante sarà presto messa alla prova in Europa. In almeno un paese non è chiaro che resisterà.

Austria

Il 22 maggio gli austriaci votaranno al secondo turno della loro elezione presidenziale. Nel primo turno, il 24 aprile, Norbert Hofer, il candidato del Partito della Libertà di estrema destra, ha preso oltre il 35 per cento dei voti, un record per l'estrema destra dopo la liberazione dell'Austria dal nazismo di sette decenni fa.

Le elezioni in Austria hanno una certa rilevanza. La presidenza è molto più di una posizione cerimoniale. In determinate circostanze, il presidente ha il diritto di sciogliere il parlamento e di rifiutare il giuramento dei ministri del governo. Questi poteri potrebbero assumere una notevole importanza se fossero nelle mani di un capo di stato di estrema destra.

La questione è se la maggior parte degli elettori austriaci che hanno votato per gli altri candidati al primo turno metteranno da parte le loro preferenze iniziali e sosterranno l’avversario del sig. Hofer, Alexander Van der Bellen, le cui radici nella politica sono nel partito dei Verdi.

Un sondaggio di opinione alla fine di aprile ha collocato il sig. Hofer e Van der Bellen al 50 per cento ciascuno. In verità, il risultato sembra un po' troppo vago.

Francia

Nel mese di maggio del 2017, i cittadini francesi dovranno affrontare la stessa questione dell’Austria. La maggior parte dei sondaggi suggeriscono che Marine Le Pen, leader della estrema destra del Fronte Nazionale, avrà poca difficoltà a passare il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia, ponendosi cosi in gara a fianco dei candidati di centro-destra o l’avversario socialista.

Gli elettori moderati dovrebbero poi decidere se votare per quello che tutti i bambini francesi imparano a scuola, ovvero i valori fondamentali della Repubblica, e per tenere la sig.ra Le Pen fuori dal palazzo dell'Eliseo. E’ una tattica, votare per un candidato che non ci piace molto per evitare un male maggiore. Ciò è avvenuto nelle elezioni presidenziali francesi del 2002, quando gli elettori di sinistra e di destra si sono uniti con Jacques Chirac, un conservatore, per debellare la sfida del secondo turno di Jean-Marie Le Pen, padre del leader del Fronte Nazionale. Chirac ha vinto con un margine dell’ 82 contro 18 per cento.14 dei 28 Stati membri dell'Ue tengono elezioni presidenziali dirette. Negli ultimi anni, gli elettori nella maggior parte dei paesi hanno eletto dei politici moderati. Il presidenti d'Irlanda Michael D. Higgins e quello della Romania Klaus Iohannis comandano rispetto sulla scena internazionale.

È inesatto affermare che le elezioni presidenziali stanno spingendo l'Europa ad una sottomissione all'estremismo. Detto questo, un trionfo dell’estrema destra nelle prossime elezioni in Austria sarebbero un momento di svolta per l'Europa, anche senza le insondabili conseguenze globali di una vittoria di Trump negli Stati Uniti.

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