Non gli mancano certo le risposte. Putin è stato più diretto che mai nel corso della sua conferenza stampa annuale. Le relazioni della Russia con la Turchia, le crisi in Siria e Ucraina, e anche la corsa alla presidenza USA, sono stati tra i piatti forti di una maratona di tre ore alla presenza di 1.400 giornalisti.
Sull’abbattimento del Su-24: “Se fosse stato un errore, un incidente, allora cosa si doveva fare? Prendere il telefono e dare spiegazioni. E invece hanno subito chiamato Bruxelles, hanno gridato aiuto aiuto e cercato la copertura della Nato."
Il conflitto con la Turchia: "Se alcune autorità turche hanno deciso di compiacere gli americani, non sono sicuro se hanno fatto la cosa giusta o meno."
A proposito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti: "Siamo pronti a lavorare con il candidato che vincerà."
Su Donald Trump: "È un uomo fuori dal comune e di talento, senza alcun dubbio… Il favorito assoluto della corsa presidenziale". Putin ha accolto con favore la recente dichiarazione del candidato su una maggiore cooperazione con la Russia.
Terrorismo islamico: la creazione di una coalizione anti-terrorismo islamico guidato dall'Arabia Saudita, mentre c'è un'altra coalizione anti-terrorismo guidata dagli USA, può essere spiegato da un qualche tipo di interessi regionali. Il Presidente ha espresso la speranza che Mosca e Riad possano trovare norme comuni per l'interazione.
Sulla situazione con l'Egitto: la decisione della Russia di sospendere i voli da e per l'Egitto non è una questione politica e non è un segno di sfiducia verso la leadership egiziana. L’obiettivo è quello di mantenere la sicurezza dei cittadini russi e Putin ha elogiato l'azione del presidente egiziano nella lotta contro il terrorismo.
Sull’opposizione: Un anno fa Boris Nemtsov, un avversario di lunga data del regime di Putin, è stato ucciso vicino al Cremlino. Rispondendo alla domanda sulla sua morte Putin ha detto: “Non è necessariamente giusto uccidere una persona (Nemtsov in questo caso) perché mi attacca”.
Sull'Ucraina: Putin ha ribadito che, nonostante le accuse continue, la Russia non ha truppe regolari in Ucraina.
Un giornalista ucraino appare scettico quando Putin gli dice che non ci sono truppe russe nell'Ucraina orientale.
Sulla Siria: "Non so se abbiamo bisogno di una base militare permanente in Siria. Se avremo bisogno di avere qualcuno, lo invieremo lo stesso. "
Sul contrabbando di petrolio: il contrabbando di petrolio in Medio Oriente ha raggiunto scala industriale.