Polonia, un nuovo grattacapo per l’Europa
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Perché uno dei maggiori successi dell’integrazione europeista sta diventando velocemente una fonte di problemi per l’Unione.

La genialità della democrazia è che gli elettori possono cacciare un governo senza danneggiare lo Stato. Ma a volte il nuovo governo, non soddisfatto di aver tolto il vecchio dal podio, porta con se un martello sul palco. Ora, questa è la preoccupazione in Polonia. Il partito populista Diritto e Giustizia (PiS), che è tornato al potere dopo otto anni all'opposizione, sta riformando il paese rapidamente.

Ha violato la costituzione per sostituire gli incaricati alla corte costituzionale del governo precedente, ha collocato dei fedeli a capo dei servizi segreti, ha epurato i funzionari e ha fatto marcia indietro sugli impegni della Polonia verso l'Unione europea. L'ultima volta che il PiS salì al potere, il suo mandato fu caratterizzato da politiche erratiche e dalla paranoia nazionalista; sembra che non si sia addolcito con il tempo.

La Polonia conta. È l'ancora dell'Europa centro-orientale, il più grande paese della regione e di gran lunga la più vasta economia. È stata il fiore all'occhiello dell'espansione verso est dell'Unione Europea, la prova che la democrazia e lo stato di diritto possono diffondersi. La sua stabilità, la prosperità e l'orientamento filo-europei hanno guadagnato rispetto e un certo peso diplomatico.

Se il PiS vuole porre fine a quei tempi, sta andando nella direzione giusta. Il leader del partito, Jaroslaw Kaczynski, ammira il primo ministro ungherese, Viktor Orban, che dice di favorire una "democrazia illiberale". Il PiS sta prendendo i primi passi nella stessa direzione. Un'Unione Europea indebolita dalla crisi è mal preparata a resistere.

Jaroslaw Kaczynski

Ovviamente, non c'è niente di sbagliato se i polacchi decidono di buttare fuori il loro governo. Quest'anno, il PiS ha vinto le elezioni presidenziali e parlamentari perché gli elettori ne avevano abbastanza del partito di centro, chiamato Piattaforma Civica, che stava acquistando un alone di noncuranza e immoralità. La condotta che anima il PiS è un'ostilità verso l'élite urbana polacca, liberale e laica. Si tratta di una coalizione eterogenea di conservatori sociali, nazionalisti cattolici, euroscettici, fanatici anti-corruzione, complottisti, protezionisti e lavoratori del settore agricolo. Come molti partiti populisti, mescola delle politiche estere e culturali illiberali con un'economia statalista miope. Uno dei suoi primi progetti è quello di abbassare l'età pensionabile, invertendo le riforme del governo precedente. Questo è fiscalmente sconsiderato in una Polonia in invecchiamento rapido, ma popolare tra gli elettori anziani che sostengono il PiS.

L'ultima volta che il PiS salì al potere, nel periodo 2005-07, combattè la Germania creando un clima di imprevedibilità isterica. I funzionari del partito avanzarono una teoria secondo la quale lo Stato polacco post-sovietico fosse segretamente gestito da dei burocrati dell'era comunista. Dopo che il PiS perse il potere, quando, nel 2010, un incidente aereo a Smolensk uccise il presidente Lech Kaczynski (fratello gemello di Jaroslaw) e decine di altre persone, molti nel partito affermarono che la Russia l'avesse abbattuto e che il partito Piattaforma Civica e il suo leader, Donald Tusk, lo stessero coprendo.

Beata Szydlo

Durante le elezioni, il partito ha portato a primo ministro, una moderata Beata Szydlo. Ma dal momento in cui ha preso il potere, Kaczynski ha tirato le fila. Antoni Macierewicz, uno dei maggiori cospiratori della teoria sull'incidente aereo, è ora ministro della difesa.

Il nuovo ministro della cultura minaccia di eliminare le reti pubbliche. Il PiS si oppone ai diritti degli omosessuali e il presidente Andrzej Duda ha posto in veto una legge sul cambio di sesso, per paura che delle donne incinte possano diventare uomini prima del parto. Kaczynski avverte che gli immigrati musulmani "portano malattie". Ci sono mormorii sul mettere Tusk, ora presidente del Consiglio europeo, sotto processo.

Questo sbandamento verso il populismo farà male alla Polonia. Ma la preoccupazione più grande è che possa paralizzare l'UE su delle questioni cruciali, in particolare la crisi dei rifugiati. Il piano della Commissione europea per la ridistribuzione dei migranti in tutta l'Unione deve affrontare il dissenso dell'Ungheria e degli altri due membri del gruppo di Visegrad, la Slovacchia e la Repubblica Ceca. Un accordo è stato raggiunto solo con l'appoggio del quarto membro del Visegrad, la Polonia. Il governo del PiS minaccia ora di tirarsi indietro. Il gruppo di Visegrad manca di voti per bloccare le decisioni della commissione, ma se diventa un baluardo illiberale, la divisione est-ovest in Europa diventerà una voragine.

Così si trova la follia

Le teorie di complotto del PiS giocano a favorevole sui sentimenti di vittimismo polacchi che sono molto radicati - e profondamente indulgenti con se stessi. I fatti possono sembrare ovvi, ma hanno bisogno di essere ribaditi. Il crollo pacifico del comunismo in Polonia è stato un trionfo, non un complotto. L'incidente aereo di Smolensk è stato un incidente. Gli ultimi 25 anni hanno trasformato il paese in un peso massimo europeo; l'adesione all'UE è stata essenziale per questo successo. Delle buone relazioni con la Germania beneficiano la Polonia, soprattutto nell'opporsi all'aggressione russa in Ucraina.

In tempi normali, l'Europa potrebbe permettersi di aspettare che il PiS venga ai patti con la realtà. Il nuovo governo ha appena iniziato gli atti di vandalismo. Il PiS potrebbe ancora correggere il suo corso o cadere vittima di una cattiva organizzazione e lotte interne. Le istituzioni polacche sono in grado di difendere la loro indipendenza. Ci vuole molto per rovinare una nazione.

Ma questi non sono tempi normali. L'Unione Europea deve affrontare grandi sfide, dal cambio climatico, ai rifugiati, a Vladimir Putin. Contrastarli sarebbe molto più facile con dei partner polacchi facendo parte della soluzione, non parte del problema. L'alternativa è quella di un'Europa incapace di ottenere che le cose vengano fatte e un lento decadimento delle istituzioni della Polonia. I suoi cittadini dovrebbero dire al PiS di fermarsi ora.

Fonte: The Economist

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