Sai come funziona un contratto di futures?

Un contratto futures è un tipo di strumento derivato, o contratto finanziario, in cui due parti si accordano per trattare la consegna futura di un set di strumenti finanziari o materie prime fisiche a un determinato prezzo. Acquistando un contratto futures sostanzialmente si accetta di comprare a un certo prezzo qualcosa che un venditore non ha ancora prodotto. Operare nel mercato dei futures tuttavia non significa necessariamente essere responsabili della ricezione o della consegna di grandi quantitativi di materie prime fisiche: occorre infatti ricordare che gli acquirenti e i venditori di questo mercato entrano nei contratti futures soprattutto per fare hedging nei confronti dei rischi o per speculare, piuttosto che per scambiare beni fisici (che è l’attività principale del mercato cash/spot). Per questo motivo i futures sono usati come strumenti finanziari non solo dai produttori e dai consumatori, ma anche dagli speculatori.

Il mondo degli investimenti concorda sul fatto che il mercato dei futures sia un importante polo finanziario in grado di offrire sbocchi per un’intensa competizione tra compratori e venditori e che, cosa ancor più importante, rappresenti un punto di riferimento per la gestione dei rischi legati ai prezzi. Per sua natura il mercato dei futures è estremamente liquido, rischioso e complesso, ma può essere compreso analizzandolo nelle sue componenti di base.

Sebbene i futures non siano adatti a chi è avverso al rischio, sono molte le persone per cui questi contratti si rivelano utili. In questo tutorial si potrà comprendere come funziona il mercato dei futures, chi li usa e quali strategie consentono ai trader di avere successo.

Come funziona il mercato

Quello dei futures è un mercato centralizzato in cui gli acquirenti e i venditori di tutto il mondo si incontrano e stipulano contratti futures. L’assegnazione del prezzo può basarsi su un sistema open cry, oppure su offerte che trovano riscontro elettronicamente. Nei contratti futures sono dichiarati il prezzo da corrispondere e la data di consegna ma non c’è da preoccuparsene poiché, come accennato prima, quasi tutti questi contratti si concludono senza l’effettiva consegna fisica del bene.

Cos’è esattamente un contratto futures?

Supponiamo, ad esempio, che una persona voglia sottoscrivere un abbonamento alla TV via cavo. L’acquirente sigla un accordo con l’azienda televisiva per ricevere, per un anno, uno specifico numero di canali a fronte di un determinato prezzo mensile. Un simile contratto fra utente e compagnia TV assomiglia a un contratto futures poiché, in entrambi i casi, vi è un accordo per ricevere un prodotto a una data futura con prezzo e termini di consegna prefissati. Il cliente che lo sottoscrive blocca il prezzo per il presente e per l’anno a venire, anche se dovessero verificarsi aumenti futuri; stipulando questo contratto per la fornitura di servizi televisivi, l’acquirente riduce il rischio legato alla crescita dei prezzi.

È così che funziona il mercato dei futures; al posto di un fornitore di TV via cavo, però, potrebbe esserci un produttore di frumento che cerca di assicurarsi un prezzo di vendita per il raccolto della prossima stagione, mentre ad esempio un fornaio potrebbe cercare di assicurarsi un determinato prezzo di acquisto per stabilire quanto pane potrà produrre e con quale profitto. Perciò l’agricoltore e il panettiere possono entrare in un contratto futures che, nel mese di giugno, prevede la consegna all’acquirente di 5.000 stai di grano al prezzo di 4$ a staio. Stipulando questo contratto futures, agricoltore e panettiere si assicurano un prezzo che entrambe le parti ritengono sarà equo in giugno. Ed è proprio questo contratto – e non il frumento in sé – che può essere acquistato e venduto nel mercato dei futures.

Un contratto futures è perciò un accordo tra due parti: una posizione short – il soggetto che accetta di consegnare una materia prima – e una posizione long – quello che accetta di riceverla. Nello scenario ipotetico di cui sopra, l’agricoltore deterrebbe la posizione short (accettando di vendere) mentre il fornaio avrebbe quella long (accettando di comprare). Nella successiva sezione dedicata alle strategie si affronteranno più nello specifico le prospettive delle posizioni long e short, ma per il momento quello che è importante sapere è che ogni contratto le contempla entrambe.

In ogni contratto futures ogni aspetto viene specificato: la quantità e la qualità del bene, il prezzo unitario, così come data e metodo di consegna. Il “prezzo” di un contratto futures è rappresentato dal prezzo concordato della commodity o dello strumento finanziario sottostante che verrà consegnato in futuro. Considerando l’esempio precedente, il prezzo del contratto risulta pari a 5.000 stai di grano a 4$ a staio.

Profitti e perdite – Cash settlement

I profitti e le perdite di un contratto futures dipendono dai movimenti quotidiani del mercato di tale contratto e vengono calcolati su base giornaliera. Ad esempio, si ipotizzi che i contratti futures sul frumento salgano a 5$ a staio all’indomani del giorno in cui l’agricoltore e il fornaio si erano accordati per 4$ a staio nel loro contratto futures. Il coltivatore, detenendo la posizione short, ha perso 1$ a staio perché il prezzo di vendita è aumentato rispetto al prezzo al quale sarà obbligato a vendere i suoi cereali. Il fornaio, essendo in posizione long, ha invece beneficiato dell’aumento di 1$ a staio poiché il prezzo che sarà obbligato a corrispondere è inferiore rispetto a quello che in futuro il resto del mercato dovrà pagare per lo stesso grano.

Nel giorno in cui si verifica tale cambiamento, al conto dell’agricoltore vengono addebitati 5.000$ (1$ a staio x 5.000 stai) mentre al conto del fornaio vengono accreditati 5.000$ (1$ a staio x 5.000 stai). Poiché ogni giorno il mercato si muove, questi tipi di aggiustamento avvengono quotidianamente. A differenza del mercato azionario le posizioni futures vengono stabilite su base giornaliera, il che significa che i guadagni e le perdite di una giornata di contrattazioni vengono dedotti o accreditati ogni giorno sui relativi conti. In borsa invece i guadagni o le perdite di capitale derivanti dalle oscillazioni di prezzo non vengono realizzati fino a quando l’investitore non decide di vendere il titolo o di coprire la propria posizione short.

Poiché i conti delle parti coinvolte nei contratti futures subiscono aggiustamenti giornalieri, in questo mercato la maggior parte delle transazioni viene effettuata in contanti e la vera commodity fisica viene comprata o venduta nel mercato cash. I prezzi nel mercato cash e dei futures tendono a muoversi parallelamente l’uno all’altro e, nel momento in cui un contratto futures scade, essi convergono in un solo prezzo. Perciò, alla data in cui una delle due parti decide di chiudere la propria posizione futures, il contrattò verrà estinto. Se il contratto prevedeva un accordo per 5$ a staio, l’agricoltore perderà 5.000$ sul suo contratto futures mentre il panettiere avrà un realizzo di 5.000$.

Ad ogni modo, dopo la risoluzione del contratto futures, il fornaio avrà comunque bisogno di grano per produrre il pane, perciò in realtà lo acquisterà sul mercato cash (o da un grossista) per 5$ a staio (totale di 25.000$) poiché quello è il prezzo del cereale nel mercato cash al momento della chiusura del contratto. Tuttavia, dal punto di vista tecnico, i profitti futures di 5.000$ del panettiere vanno verso il suo acquisto, il che significa che egli continua a pagare il suo prezzo bloccato di 4$ a staio (25.000$ - 5.000$ = 20.000$). Dal canto suo il coltivatore, dopo la chiusura del contratto, può vendere il suo frumento sul mercato cash a 5$ a staio ma, a causa delle perdite derivanti dal contratto futures col fornaio, continua a ricevere solamente 4$ a staio. In altre parole, la perdita dell’agricoltore nel contratto futures è compensata dal prezzo di vendita più elevato sul mercato cash; ciò viene definito come hedging.

Ora che appare evidente come un contratto futures in realtà assomigli più a una posizione finanziaria, è altrettanto chiaro che le due parti summenzionate nel mercato dei futures sul grano potrebbero essere benissimo due speculatori, invece che un agricoltore e un fornaio. Se così fosse, lo speculatore short avrebbe semplicemente perso 5.000$ mentre lo speculatore long avrebbe guadagnato la stessa somma. Comunque nessuno dei due avrebbe dovuto rivolgersi al mercato cash per comprare o vendere la commodity in seguito alla scadenza del contratto.

L’importanza economica del mercato dei futures

Poiché il mercato dei futures è molto attivo e, al tempo stesso, di importanza cruciale per il mercato globale, si tratta di una buona fonte di vitali informazioni di mercato e indicatori di sentiment.

Determinazione del prezzo – A causa della sua natura estremamente competitiva, il mercato dei futures è diventato un importante strumento economico per determinare i prezzi sulla base dei livelli stimati di domanda e offerta di oggi e di domani. I prezzi sul mercato dei futures sono influenzati da un continuo flusso di informazioni provenienti da tutto il mondo e che perciò richiedono un alto grado di trasparenza. Fattori come andamento meteo, guerre, default del debito, flussi di rifugiati, rivendicazione di territori e deforestazione possono tutti influenzare pesantemente la domanda e l’offerta e, di conseguenza, il prezzo attuale e futuro di una materia prima. Questo tipo di informazioni e il modo in cui vengono recepite dalle persone determinano un costante mutamento del prezzo di una commodity. Tale processo è noto come determinazione del prezzo.

Riduzione del rischio – I mercati dei futures sono anche un luogo in cui le persone possono ridurre i rischi mentre effettuano acquisti. I rischi diminuiscono poiché il prezzo è prefissato; di conseguenza, i partecipanti sanno a quanto dovranno vendere o comprare. Ciò contribuisce a ridurre i costi finali per il compratore al dettaglio poiché, con meno rischi, ci sono anche meno probabilità che i produttori aumentino i prezzi per compensare le perdite di profitto nel mercato cash.

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