Tutto quello che bisogna sapere su Decred, che combina i vantaggi del proof-of-work e del proof-of-stake.
La governance è diventata un problema sempre più complesso per le criptovalute. Alle società quotate in borsa è richiesto di aderire a requisiti prescritti per la governance, in modo da assicurare protezione agli investitori. Tuttavia, nel mercato delle criptovalute tali garanzie non sono presenti.
Di conseguenza, le cripto hanno sviluppato un miscuglio di strategie in loro sostituzione. In alcuni casi, ciò si è tradotto in fork. Ad esempio, l’hack di DAO nel 2015 sulla blockchain di Ethereum (ETH/USD) ha portato ad un fork e alla creazione di una nuova moneta. In altre circostanze, le criptovalute hanno adottato forme innovative di governance. Come Dash (DASH/USD), che ha istituito un sistema Masternode, che vota in direzione di sviluppi futuri.
E poi c’è Decred. La blockchain, che lo scorso anno è salita alla ribalta con un atomic swap, ha combinato la Proof of Work del bitcoin con la più recente Proof of Stake per mettere a punto un nuovo approccio.
“Ci sono problemi con entrambi i sistemi”, ha spiegato Jake Yocom-Piatt, a capo del progetto di Decred. Per fare un esempio, Jake fa riferimento al problema di sovranità della PoW, nella quale le decisioni importanti vengono prese da una minoranza, piuttosto che da una maggioranza decentralizzata. “Per rimettere le cose a posto, abbiamo scelto entrambi (gli algoritmi)”, afferma.
Decred è probabilmente la prima criptovaluta a combinare i benefici del sistema di consenso della PoW e della PoS nella sua blockchain.
Una moneta nata dall’esperienza personale
L’impulso per il suo approccio alla governance deriva dall’esperienza personale. Affascinato dal bitcoin (Bitcoin), nel 2013 Yocom-Piatt e il suo team eseguirono un’implementazione full scratch della criptovaluta, correggendo i problemi del codice originale. Tuttavia, loro sforzi ricevettero una risposta fredda dal team di Bitcoin Core, l’algoritmo che fa funzionare la rete del bitcoin.
“Se non si è stati i primi, non si può realmente parteciparvi”, ha dichiarato.
È stato allora che si è imbattuto in un documento di ricerca per memcoin2, una proposta per una criptovaluta che minava monete utilizzando la PoW standard e combinandola in un sistema di governance partecipativa in cui i possessori della cirptovaluta potessero votare i cambiamenti al suo codice.
“Nel sistema Proof of Work, la sovranità è nel posto sbagliato”, ha affermato Yocom-Piatt facendo riferimento ai miner centralizzati e agli sviluppatori di bitcoin core che esercitano un’enorme influenza nell’ecosistema del bitcoin. Yocom-Piatt e il suo team hanno lanciato Decred nel 2016.
Sebbene usi la PoW standard per il mining, l’innovazione di Decred risiede nella sua implementazione di un sistema PoS. Ciò significa che gli stakeholder della criptovaluta possono pronunciarsi in merito alla sua direzione futura. Questo diritto non esiste per i possessori di bitcoin, che lo scorso anno sono stati semplici spettatori del dramma che ha portato alla creazione del bitcoin cash.
“Molte persone volevano blocchi più grandi (nel bitcoin), ma la questione di quante persone li volessero non è mai stata affrontata”, spiega Yocom-Piatt. A suo parere, i procedimenti Onchain (ovvero i processi che avvengono sulla blockchain della criptovaluta, come le votazioni, invece che offline) sono resistenti alla censura.
Tuttavia, anche la PoW e la PoS presentano dei problemi. Ad esempio, la PoW sta rapidamente perdendo il favore degli sviluppatori perché è ad alto consumo energetico e richiede un’infrastruttura costosa. “Non vedo l’ora che arrivi la morte della Proof of Work”, ha dichiarato Brian Behlendorf, direttore esecutivo di Hyperledger – un progetto open source per le tecnologie della blockchain, durante una conferenza al MIT. La PoS è soggetta alla tirannia degli stakeholder di maggioranza. Tuttavia, Yocom-Piatt non è molto preoccupato per questi cambiamenti. “Se, in futuro, determineremo che la PoW sia una grossa delusione, allora la modificheremo”, ha affermato. Per quel che riguarda la PoS, ha dichiarato di fidarsi del “giudizio degli stakeholder”.
“Qui stiamo creando un’intelligenza collettiva”, ha spiegato.
L’evoluzione di Decred
Attualmente, Yocom-Piatt è impegnato a far diventare Decred una riserva di livello superiore.
“Ogni criptovaluta, compreso il bitcoin, è prima di tutto una riserva di valore, perché è così seccante da acquisire che le persone non vogliono spenderlo”, ha affermato.
Decred si sta inoltre posizionando come blockchain per implementare l’infrastruttura di governance.
Lo scorso anno, ha rilasciato Politeia (dal greco, termine che indica un sistema di governo) per le imprese. Yocom-Piatt la descrive in maniera simile a Github, uno strumento popolare utilizzato dagli sviluppatori per immagazzinare le versioni più recenti dei loro codici con timestamp. Politeia può essere utilizzata per conservare dati relativi alla governance.
Col tempo, Decred, la criptovaluta, potrebbe diventare uno strumento di transazioni. Tuttavia, sono necessari una serie di sviluppi prima che ciò accada. Per prima cosa, le transazioni off-chain, come quelle effettuate utilizzando il Lightning Network, necessitano di maturare e di diventare ampiamente adottate per le operazioni. Yocom-Piatt sostiene che il 2018 potrebbe essere l’anno in cui tali transazioni conosceranno una maturazione. Per seconda cosa, dovrebbe diventare più semplice acquisire criptovalute da un punto di vista normativo.
“Ciò farebbe scendere i prezzi e inizierebbe un ciclo di vendita e di acquisto”, sostiene Yocom-Piatt, aggiungendo che Decred dovrebbe essere considerato un acquisto a lungo termine.