Nella notte di Capodanno un uomo ha aperto il fuoco contro la folla all’interno di una discoteca di Istanbul, il Reina, uccidendo 28 persone e ferendone 69 morti. Almeno 15 delle vittime sono straniere. Invece secondo i testimoni i killer sarebbero più di uno. L'attentato ricorda il modus operandi dell'Isis.
Nel paese è scattata la caccia all’uomo.
Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha detto in una nota ufficiale:
“Stanno cercando di creare caos, demoralizzare il nostro popolo, destabilizzare il nostro Paese con attacchi abominevoli che prendono di mira i civili. Manterremo il sangue freddo come nazione e resteremo più uniti che mai e non cederemo mai a questi sporchi giochi"
Non sono mancate le parole da parte dei leader politici degli altri paesi. Così il ministro degli esteri Alfano su Twitter:
2/2 tragedia di #Istanbul ci ricorda che la lotta contro il terrore non conosce pause nè feste, Paesi o continenti.Serve unità.Ad ogni costo
— Angelino Alfano (@angealfa) January 1, 2017
Da parte sua, il presidente russo Vladimir Putin ha commentato:
“È difficile immaginare un crimine più cinico dell’uccisione di civili innocenti durante i festeggiamenti per il nuovo anno. Ma i terroristi sono completamente alieni al concetto di moralità. Il nostro dovere comune è di rispondere con decisione contro l’aggressione terrorista”
Kenneth Roth, direttore esecutivo di Human Rigths Watch, ha condiviso su Twitter una mappa che mostra le morti per terrorismo in Turchia negli ultimi 18 mesi.
The horrifying toll of terrorist attacks in Turkey over past year and a half. https://t.co/qG3II78IUM pic.twitter.com/uzwXxhSh2L
— Kenneth Roth (@KenRoth) January 1, 2017