Mercato delle criptovalute: le top news del 20/4/2018

JPMorgan testa una piattaforma basata su blockchain. JPMorgan Chase & Co (NYSE: JPM) ha testato una nuova piattaforma blockchain per l’emissione di strumenti finanziari insieme a National Bank of Canada. All’esperimento hanno preso parte altre grandi aziende come Goldman Sachs e Pfizer Inc.

Il lancio di questa piattaforma era stato annunciato in ottobre.

La piattaforma sarà utilizzata per semplificare la generazione, il regolamento, dei pagamenti dei tassi di interesse e altri processi, scrive Reuters.

A settembre il ceo di JPMorgan, Jamie Dimon, aveva definito bitcoin “una truffa” e promesso di licenziare i dipendenti che si fossero dati al trading di BTC.

Già allora in molti richiamarano l’attenzione sul fatto che, nonostante queste dichiarazioni, la banca newyorkese fosse coinvolta in diversi progetti legati alla blockchain, la tecnologia sottostante alle criptovalute. Infatti JPMorgan collabora con Hyperledger e con Enterprise Ethereum Alliance per creare una serie di servizi basati su blockchain.

Il Comune di Napoli promuove un gruppo di studio sulla blockchain. Una “chiamata pubblica” presente sul sito del Comune di Napoli fa riferimento all’istituzione di “un gruppo di studio su blockchain e criptovalute”. Il gruppo avrà il compito di “elaborare ed eventualmente attuare obiettivi”, tra cui il miglioramento dei processi amministrativi del comune, il pagamento per l’accesso a musei o servizi e anche una Ico, da cui dovrebbe uscire una nuova criptovaluta legata all’economia della città.

Ico, le società di venture capital della Silicon Valley fanno lobby sulla Sec. I venture capitalist della Silicon Valley chiedono alle autorità di regolamentazione statunitensi di adottare un approccio favorevole per quanto riguarda le norme sulle Ico (initial coins offering).

Il Wall Street Journal riferisce che il 28 marzo i rappresentanti di Andreessen Horowitz e Union Square Ventures, due dei più prolifici investitori in criptovalute della Silicon Valley, si sono incontrati con alti funzionari della Sec (US Securities and Exchange Commission). Le società di capitali di rischio, in particolare, hanno chiesto alla divisione di finanza societaria dell’agenzia di fornire delle “garanzie formali” che la Sec non adotterà un atteggiamento repressivo nei confronti dei token in cui hanno investito.

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A cura di Corrado Nizza