Il recente sell-off del mercato è costato al titolo di Amazon (NASDAQ: AMZN) un calo del 25% dalla valutazione record di 2050,50 $ raggiunta il 3 settembre. Al momento un’azione di Amazon viene venduta a 1526,01 $.
Stiamo parlando di circa 250 miliardi di dollari in meno, che è più della capitalizzazione di mercato totale dell’intero comparto crypto, attualmente pari a 203 miliardi di dollari.
Amazon has now lost about a quarter of a trillion dollars from its high pic.twitter.com/wtPANJ23pp
— Joe Weisenthal (@TheStalwart) October 29, 2018
Questo pesante ribasso è causato dalla guerra dei dazi in corso tra gli Stati Uniti e la Cina. Le aziende tech che normalmente acquistano le forniture dalla Cina devono fare i conti con l’aumento delle tariffe per le loro parti. Le azioni di Apple, Amazon, Alphabet, Alphabet e degli altri colossi tecnologici ne hanno risentito.
Pochi giorni fa Amazon aveva registrato un aumento dell’utile netto nel terzo trimestre a 2,883 miliardi di dollari, rispetto ai 256 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno. Ma quelle sicurezze hanno cominciato a cedere dopo che l’azienda ha presentato le previsioni di vendita per la holiday season, i cui numeri che non hanno soddisfatto le aspettative del mercato.
Gli investitori tradizionali sono stati colpiti dal sell-off, mentre il mercato delle criptovalute si è rivelato un’opzione di investimento più stabile. In particolare la prima criptovaluta, il bitcoin, che viene criticata per essere imprevedibile e un asset altamente volatile, ha mostrato maggiore stabilità durante questo periodo. Questo è un ottimo esempio di come le valute decentralizzate non siano influenzate dalle agende politiche internazionali.
Dopo il crollo di oltre il 6% di oggi, le azioni Amazon si attestano attualmente a 1538,88 dollari, mentre il market cap della società è di 750,58 miliardi di dollari.
And they say #bitcoin is volatile? #volatility #equities #selloff pic.twitter.com/tiCmHO5UIu
— jeroen blokland (@jsblokland) October 26, 2018
Nel corso dell’ultimo anno, da quando è salito a quasi 20000 dollari, il bitcoin è sceso costantemente in una zona più stabile all’interno del range 6300-6500 dollari. Secondo il Bitcoin Volatility Index, le fluttuazioni a 30 giorni della principale criptovaluta sono scese all’1,50%. Non succedeva dall’inizio del 2017.
Tuttavia, chiunque segua il prezzo di bitcoin non avrà bisogno di alcuno strumento per notare la bassa volatilità. Eppure la vera domanda non è questa, ma se la bassa volatilità significa che gli speculatori hanno lasciato il mercato.