Qual è il prezzo da pagare per la Catalogna?
AP Photo/Emilio Morenatti
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ING affronta il tema dell’indipendenza catalana dal punto di vista dei costi economici per la regione.

La banca olandese ING ha rilasciato un comunicato dal titolo “Catalogna: il costo dell’indipendenza”, nel quale l’autore, l’economista Geoffrey Minne, prende in esame gli effetti di un’eventuale secessione della regione catalana dalla Spagna.

Una possibilità decisamente concreta dopo che il referendum per l’indipendenza di domenica scorsa che ha raccolto il favore del 90% dei votanti, nonostante Madrid non riconosca alcuna legittimità al voto. Il presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, ha dichiarato che i cittadini della regione “si sono guadagnati il diritto a uno stato indipendente sotto forma di repubblica”.

Quali sono i costi della Catalexit?

La caduta dei consumi

Secondo ING “un’eventuale Catalexit getterebbe la regione in un lungo periodo di incertezza” e questo si rifletterebbe in particolar modo sul “settore privato”, portando così a una caduta dei consumi delle famiglie.

La banca cita un sondaggio di Metroscopia in cui “il 62% dei partecipanti in Catalogna si è detto ‘preoccupato’ per il futuro della propria regione, mentre il 31% ha dichiarato di essere ‘entusiasta’”.

Secondo ING tra i consumatori potrebbe diffondersi facilmente una tendenza al “risparmio precauzionale”, che nel peggiore dei casi alimenterebbero dei timori capaci di intaccare “la domanda privata” e generare abbastanza panico da “innescare un assalto alle banche e il controllo dei movimenti di capitale”.

I timori di imprese e investitori

La percezione di incertezza politica nella regione catalana rappresenta un rischio soprattutto per imprese e investitori.

Infatti l’indipendenza obbligherebbe la Catalogna a uscire dall’Ue e dal mercato unico europeo.

Scrive Minne:

“La maggioranza delle aziende estere, nonché di quelle catalane, teme di uscire dal mercato unico europeo. Una conseguenza sarebbe che gli investimenti potrebbero essere rimandati o dirottati al di fuori della regione.”

E ancora:

“A subire gli impatti più significativi sarebbero probabilmente le aziende che esportano verso l’Unione Europea. Negli ultimi tre anni l’Ue ha generato il 65% delle esportazioni e il 70% degli investimenti esteri in Catalogna”.

Perché la Catalogna vuole la secessione?

Lunedì 25 settembre il ministro dell’Economia spagnolo, Luis de Guindos, commentato l’eventualità di una secessione catalana definendola come un “suicidio economico” e aggiungendo che in quel caso i governi (compreso quello spagnolo) potrebbero rincarare le tasse sulle esportazioni catalane fino al 15%.

“Nel lungo periodo”, conclude l’economista di ING, “possiamo immaginare che il costo economico per la Catalogna potrebbe essere proporzionalmente superiore a quello della Brexit per il Regno Unito”.

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